La realtà non è sempre così semplice come possiamo immaginare. Molte componenti del nostro universo che solitamente prendiamo per date, in realtà, secondo alcuni pensatori sono chiaramente false. Scienziati e filosofi, nello sviluppo delle rispettive discipline, hanno fatto del loro meglio per elaborare delle teorie che potessero rovesciare i luoghi comuni sui cui si basa la nostra conoscenza.
Ecco le 10 teorie più sconvolgenti sull’Universo e la Realtà.
10. “Morte Termica dell’Universo”
La Morte Termica dell’Universo, o “Big Freeze”, è una teoria scientifica sui possibili stati finali del nostro Universo. che ha la propria origine nel secondo principio della termodinamica. Secondo questa concezione l’Universo possiede una quantità fissa di energia, e dal momento che questa energia si esaurisce, è destinato a rallentare. In altre parole, vi è una lenta perdita di calore, perchè il calore è prodotto dal movimento di particelle di energia. L’Universo, nel quale non c’è più energia libera per creare e sostenere la vita, raggiunge, in termini fisici, il massimo dell’entropia. Il che riporta alla mente i versi di T.S Eliot: “Questo è il modo in cui finisce il mondo: Non con un’esplosione, ma con un lamento”.
9. “Solipsismo”
Il solipsismo (dal latino solus, “solo” e ipse, “stesso”: “solo se stesso”) è una teoria filosofica, più specificamente che fa riferimento all’epistemologia, riconducibile a Cartesio. Alla base di questa concezione vi sono le sue parole più fortunate: “Cogito Ergo Sum” (penso dunque sono). In altri termini, anche se l’affermazione io esisto fosse errata, nell’atto in cui la penso non posso dubitare del fatto che io esisto (in quanto essere che pensa). Niente può quindi essere verificato, se non l’esistenza della propria mente. Linee di pensiero analoghe al solipsismo si incontrano nelle filosofie orientali: il Taoismo ed alcune interpretazioni del Buddhismo, sostengono che tracciare una linea di separazione fra il sé e l’Universo è arbitrario e senza senso, un accidente dovuto al linguaggio più che alla pura realtà dei fatti.
8. “Idealismo”
L’idealismo, nella teoria della conoscenza filosofica, è una visione del mondo che riconduce totalmente l’essere al pensiero, negando esistenza autonoma alla realtà fenomenica, ritenuta il riflesso di un’attività interna al soggetto. Le concezioni di George Berkeley, un famoso filosofo idealista irlandese, furono più volte respinte come idiozie dalla comunità accademica. Si dice che uno dei suoi più ostici detrattori una volta, calciando una pietra ad occhi chiusi, dichiarò: “Così ho confutato”. Il punto era che se la pietra fosse esistita soltanto nella mente dell’uomo, egli non avrebbe potuto calciarla.
7. “Platone ed il Logos”
Platone sosteneva che oltre al mondo che conosciamo, esiste anche un altro mondo di “forme” perfette. Tutte le componenti della nostra realtà non sono che mere ombre, un’imitazione del mondo reale.
6. “Presentismo”
Il tempo è una di quelle componenti della nostra realtà che spesso diamo per scontata: normalmente esso viene diviso in passato, presente, futuro dalla nostra percezione. I filosofi “presentisti”, comunque, sostengono che non vi è né un passato né un futuro, ma esiste soltanto il presente. In altre parole, il tuo ultimo compleanno non esiste ed ogni parola che stai leggendo su questo articolo smette di esistere di colpo dopo che l’hai letta. Allo stesso modo, secondo Sant’Agostino, il futuro non esiste, ed il tempo non può essere sia “in avanti” che “indietro”. Usando le parole di un grande studioso del buddismo, Fyodor Shcherbatskoy: “Tutto ciò che è passato è irreale, tutto immaginato, assente, mentale…è irreale…In ultima analisi reale è solo il momento presente di efficienza fisica”.
5. “Eternalismo”
L’Eternalismo si presenta in netto constrasto con il presentismo. Questa teoria filosofica postula che il tempo è composto da vari strati, e potrebbe forse essere comparato ad un dolce “pan di spagna”. Tutti i livelli esistono simultaneamente, ma lo strato visto da un particolare osservatore dipende dalla sua prospettiva. Così i Dinosauri, Napoleone, e l’Uomo di Neanderthal esistono tutti allo stesso tempo, ma possono essere osservati da un solo punto di vista. Secondo questa visione, il futuro è irrimediabilmente deterministico e il libero arbitrio una pura illusione.
4. “Scetticismo: I Cervelli Nella Vasca”
L’esperimento mentale dei “Cervelli Nella Vasca” è un problema “teorico” che è stato riscontrato da filosofi e scienziati che propongono una visione di un mondo esterno indipendentemente verificabile. Immaginiamo per un momento di essere solo dei cervelli in delle vasche in cui le nostre percezioni sono manipolate da un computer. Come potremmo saperlo? E come potremmo confutare questa possibilità? “I Cervelli nella Vasca” è sostanzialmente una rivisitazione moderna del “Demone Maligno” di Cartesio. Enrambe le visioni condividono l’idea che non possiamo provare l’esistenza di nient’altro che la nostra coscienza. Se vi suona molto familiare, è perchè il famoso film Matrix è basato proprio su questo scenario.
3. “Teoria del Multiverso”
La “Teoria del Multiverso”, o degli “Universi Paralleli”, prevede l’esistenza di un numero infinito di realtà alternative alla nostra. Quali sono le implicazioni? Portando la concezione all’estremo, in un universo potresti essere già stato ucciso dai dinosauri, in un’altro, invece, potresti essere l’uomo più ricco del mondo.
2. “Realismo immaginario”
L’implicazione più emozionante della Teoria del Multiverso è che figure come quella di Superman, secondo questa concezione, potrebbero essere reali. Logicamente, se esiste un numero infinito di universi, allora ce ne sarà almeno uno che contiene una versione vivente del famoso personaggio di fantasia.
1. “Fenomenismo”
Vi siete mai chiesti cosa accade agli oggetti quando vi girate? Molti filosofi hanno sviscerato la questione, e alcuni hanno concluso che questi spariscono, cessano di esistere. In epistemologia e nella filosofia della percezione, il fenomenismo (dal greco tò phainómenon, “ciò che si manifesta” o “appare”) è la concezione per cui gli oggetti fisici non esistono in quanto cose in sé, ma solamente come fenomeni percettivi o stimoli sensoriali (ad esempio il colore rosso, la durezza o la sofficità, la dolcezza, ecc.) collocati nel tempo e nello spazio. Nessuna percezione, nessuna esistenza. Ecco il Fenomenismo.