15 mila Dollari in 24 ore Con Instagram

Quella dell’arte è una storia millenaria. Ci sono quadri, sculture e fotografie ormai radicate nella nostra mente ed entrati a far parte della nostra vita quotidiana e del nostro bagaglio culturale. Ma cosa rende un’opera “popolare”? Il cinema, la pubblicità, la moda, l’editoria, strettamente legati all’arte, sono sempre stati i mezzi ideali per far rivivere opere ormai dimenticate. Ad esempio, il quadro di Vermeer “La ragazza col turbante”, è entrato a far parte dell’immaginario comune con il nome di “La ragazza con l’orecchino di perla”, titolo del famoso romanzo di Tracy Chevalier che si ispira appunto alla tela olandese. E che dire del “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo? È stato ripreso da centinaia di spot e locandine, compresa la pubblicità della Lavazza del 2000, in cui impiegati in giacca e cravatta sostituiscono braccianti e operai, mentre rivendicano la loro pausa caffè. Dalla copertina dell’album dei Coldplay “Viva la vida” ispirato a “La libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix, alla moda internazionale che utilizza movimenti artistici, quadri e foto d’epoca per personalizzare i capi.

Nell’epoca delle nuove tecnologie invece, l’indice di popolarità delle opere è sempre più legato ai canali social. Le piattaforme di condivisione hanno il potere di divulgare le più disparate forme d’arte, dalla moda alla street art, dalla videoarte alla fotografia. Instagram, il social network che ha rivoluzionato il concetto di immagine, è attualmente lo strumento ideale per lasciare il segno, una vetrina globale per far conoscere la propria arte e per essere apprezzati a colpi di like. Sono in molti gli artisti che utilizzano Instagram per condividere le proprie foto, come Scott Schuman, fotografo di streetstyle e creatore del famosissimo blog “The sartorialist”, o il russo Murad Ossman che incanta quotidianamente 934.000 followers con la stessa identica foto: la fidanzata dà le spalle alla fotocamera e tiene saldamente la mano del fotografo davanti ai luoghi più belli del mondo.

C’è chi dunque usa Instagram per consolidare il proprio nome, chi lo fa per farsi conoscere, e c’è chi riesce a guadagnarci. È il caso di Daniel Arnold, fotografo statunitense trentenne, discretamente famoso per aver saputo “rubare” con maestria momenti di vita quotidiana con l’aiuto di un iPhone o di una fotocamera a pellicola. Assurdo pensare che un uomo che ha all’attivo 1.300 foto di esplorazioni urbane, migliaia di followers, apprezzamenti da tutto il mondo, possa avere il portafogli vuoto. E invece è proprio il suo caso, e ritrovatosi al verde, ha deciso di sfruttare la popolarità sul social network per guadagnare, e nel giorno del suo compleanno ha deciso di permettere ai propri “seguaci” di comprare le stampe delle sue foto con questa inserzione:

Hello, I just turned 34 this second. For one day only I am selling 4×6 prints of whatever you want from my Instagram archive for $150 each. I swear I will never sell anything this cheap again. If you’re interested, send a screenshot of the photo(s) of your choice to arnoldaniel@gmail.com (one d) and I will send a paypal invoice, followed by a signed print. Easy peasy. Happy my birthday. I love you.

Vendendo ogni opera a 150 dollari l’una, Daniel ha guadagnato nelle 24 ore di iniziativa circa 15 mila dollari. La riuscita dell’impresa del fotografo di Brooklyn è un’ulteriore prova del fatto che ormai il nostro mondo giri intorno alle nuove tecnologie e alle piattaforme di condivisione.