Molti uomini lo considerano un vezzo. Altri lo considerano un segno distintivo, uno status symbol, un sinonimo imprescindibile di eleganza e vecchio stile. Mikael Vejdemo-Johannson forse lo considerava una sua ossessione, dato che ha creato un nuovo linguaggio matematico per carpirne numeri e segreti. Stiamo parlando del famigerato nodo della cravatta e di uno scienziato che ha scoperto che esistono ben 177 mila modi con cui stringere l’oggetto maschile del portamento per antonomasia.
L’occasione è arrivata durante la visione di Hugo Weaving, il cattivo di Matrix Reloaded, in cui l’attore non protagonista sfoggia una serie di audaci nodi. Lo scienziato ha così deciso di ripescare un po’ di letteratura scientifica del settore e nello specifico un articolo apparso sull’autorevole rivista Nature alla fine degli anni ’90 in cui gli autori Mao e Fink illustravano un linguaggio matematico che certificava l’esistenza di 85 nodi per annodare la cravatta. Johannson ha così deciso di rivisitare la formula, eliminando alcune incognite e decidendo di cancellare il limite per cui si potesse fare solo una piega o per cui il risvolto finale dovesse essere liscio. Il risultato è stato quello di totalizzare la cifra record di 177.147 nodi diversi per annodare la propria cravatta.
In realtà, lo stesso scienziato ha poi ammesso di aver provato solo una ventina di combinazioni e di averne trovate alcune piuttosto improponibili. La rivista ArXiv ha deciso di pubblicare, nonostante la questione estetica, i risultati della ricerca di Johannson sul proprio sito. Sul sito personale dell’autore (tieknots.johanssons.org) si trova invece una guida pratica per creare i possibili incroci per la creazione di uno dei migliaia di nodi.
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