E’ ormai chiaro che le nuove tecnologie sono impiegate in vari settori, apportando trasformazioni e donando dinamicità alle aziende. Anche nel campo dell’assistenza sanitaria, delle amministrazioni pubbliche, del turismo e del settore umanitario, la creazione di piattaforme e servizi tech ha cambiato i metodi lavorativi. Queste sette donne, hanno compreso che l’innovazione tecnologica deve essere messa a frutto in tutti campi. In particolare, questo team tutto al femminile, ha compreso che il web è la principale forte d’informazione e dialogo tra il cliente e l’azienda stessa. Il loro metodo lavorativo si sviluppa seguendo due vie, il primo è introdurre una sorta di modernizzazione dei clienti, analizzando e indirizzando le aziende a utilizzare il web nel modo corretto. Il secondo è creare piattaforme e applicazioni utili allo sviluppo delle aziende. Ecco sette donne, che grazie alle loro innovazioni, è opportuno tenere d’occhio durante il 2014.
7. Weslander Quaid
E’ un dirigente di Google, ma è anche un intermediario tra le nuove tecnologie e il settore pubblico. Durante il tempo trascorso nelle varie agenzie di sicurezza nazionali, ha capito che la tecnologia doveva porsi al servizio delle amministrazioni pubbliche. Michele Weslander Quaid ha quindi agito come un imprenditore. La sua idea è trasformare e rendere le aziende più dinamiche, convincendole ad ampliare la strumentazione web. Ha trattato ogni azienda come una startup, trasformando le agenzie per le quali ha lavorato. Nel 2011 è stata assunta da Google e quotidianamente incontra i direttori delle agenzie per mappare i percorsi tecnologici più adatti. “Una grande parte del mio lavoro è quella di tradurre e fare da intermediario tra la Silicon Valley e il governo. Mi comporto come un ponte tra le due culture.”
L’idea è quella di mostrare come startup e agenzie governative possono collaborare, aiutandosi reciprocamente. Ha dichiarato a Entrepreneur, “Il governo è avverso al rischio e ama lo status quo, ma ha bisogno di tenere il passo con il ritmo dell’innovazione”.
6. Rana el Kaliouby
Anche se sembra fantascienza, ha creato Afdex, piattaforma in grado di leggere le espressioni facciali per misurare il legame emotivo tra le persone e le pubblicità o altri contenuti video digitali. Il nuovo strumento di neoromarketing, legge gli stati emotivi utilizzando una webcam. Rana el Kaliouby e la collega del MIT Media Lab, Rosalind Picard, hanno lanciato Afdex come società indipendente nel 2009, incoraggiate da sponsor del MIT, tra cui Procter & Gamble, Google e Microsoft. Il software si integra con qualsiasi webcam standard attraverso collegamenti laptop, tablet e smartphone, e cattura le espressioni dei consumatori mentre visualizzano i contenuti video.
5. Nina Nashif
Forse nessuno capisce le inefficienze che affliggono il settore sanitario globale meglio di Nina Nashif. Nel 2011 ha fondato Healthbox, una piattaforma che permette la crescita alle aziende del settore sanitario. Il modello di Healthbox mira a mettere insieme un ecosistema che consente agli imprenditori di accedere alle risorse del settore e di acquisire le conoscenze necessarie per costruire le loro imprese. Healthbox ha supportato 54 aziende e 134 fondatori a Londra, Boston, Chicago e Jacksonville, in Florida. Le aziende che utilizzano questa piattaforma hanno, in media, raddoppiato il loro numero di collaboratori.
4. Leila Janah
Leila procura posti di lavoro digitali per i mercati emergenti. La sua creazione è Samasourc, una società no-profit fondata nel 2008. L’idea è supportare i donatori individuali e le organizzazioni filantropiche, mirando a creare posti di lavoro per persone con limitate opportunità. I servizi offerti dall’azienda sono i principali servizi digitali come gestione di dati, ricerca e progetti di contenuti online. La missione no profit procura a donne e giovani, che vivono in condizioni di povertà, un lavoro dignitoso via internet. Sei anni dopo la sua fondazione, la sede a San Francisco impiega direttamente più di 4.000 persone in tutto il mondo. Essa ha generato più di 5 milioni di dollari in contratti da imprese e istituzioni accademiche, tra cui Google, eBay, Microsoft, LinkedIn, Eventbrite e la Stanford University.
3. Michelle Rowley
Michelle dopo aver notato che nel campo del Tech non c’erano abbastanza figure femminili, ha deciso di promuovere dei workshop di programmazione. La sua idea brillante ha catturato l’attenzione della Experiment Portland Incubator, che ha trasformato i suoi workshop in un business.
2. Nicole Glaros
Nicole è amministratore delegato del gruppo TechStars Boulder, l’azienda offre 118 mila dollari in finanziamenti per avviare le aziende nel mondo del Tech.
1. Caryn Seidman
Presidente e amministratore delegato di Clear, il suo obiettivo è cambiare il modo in cui le persone viaggiano. La sua azienda permette agli utenti di viaggiare nel modo più veloce e comodo possibile, consentendo agli abbonati di saltare code al check in e trascorrere i tempi d’attesa, in spazi speciali, dove l’identità dei clienti è riconosciuta attraverso le impronte digitali o la scannerizzazione dell’iride.