Si dice che in Italia le aziende non investano nei giovani. Eppure al primo piano di via Fatebenefratelli al 16 c’è una sartoria dal respiro internazionale che nei giovani crede e li fa lavorare: la A. Caraceni. Una sartoria rinomata in Italia e conosciutissima all’estero tanto da vantare clienti da ogni parte del mondo. Noi di Smartweek abbiamo incontrato il Maestro Carlo Andreacchio che, insieme alla moglie Rita Maria Caraceni, è il titolare di questa illustre sartoria.
Maestro ci racconti la storia di questa sartoria
Innanzitutto la sartoria prende il nome dal nonno di mia moglie, Augusto Caraceni. Augusto nasce nel 1893 ad Ortona in Abruzzo. Poi nel 1930 apre uno studio a Parigi. La capitale francese a quei tempi era frequentata da persone importanti che avevano gusti raffinatissimi. Fu per Augusto un’esperienza importante che influenzò anche il suo modo di lavorare. Infatti la A. Caraceni ha una linea internazionale come la sua clientela. A causa dell’inizio della seconda guerra mondiale Augusto deve però abbandonare Parigi e tornare in Abruzzo. Nel 1946 si trasferisce a Milano dove apre la sede attuale di via Fatebenefratelli 16. Poi nel 1972, una volta mancato Augusto, la sartoria passa nelle mani del figlio Mario, padre di mia moglie. Mario rimane al timone fino al 1998, anno in cui il testimone passa a me come sarto mentre Rita si occupa della parte amministrativa.
Quante persone lavorano all’interno della sartoria?
Noi abbiamo 32 dipendenti. Due fanno lavoro di ufficio mentre gli altri trenta lavorano sugli abiti.