A Milano la Pubblicità Riduce l’Inquinamento

Milano, viale della Liberazione ha accolto un nuovo cartellone pubblicitario. Non aspettatevi l’attore Jared Leto con l’ultima campagna Gucci o il modello di macchina iper tecnologico. Il nuovo arrivato nel palazzo delle Generali è l’alleato numero uno dell’aria. Il messaggio recita:

Il cartellone mantiene la parola data: è progettato con un materiale ideato da Anemotech, azienda di Pavia, e riconosciuto da Legambiente per la sua utilità. La sua costituzione è in grado di ridurre l’inquinamento dell’aria. Ma come?

L’azienda spiega:

Gli ideatori, infatti, hanno progettato questa tecnologia, rinominata The Breath, per lanciare sul mercato un primo tentativo da parte dei privati per la risoluzione del crescente inquinamento atmosferico.

the breathInoltre, questo nuovo pannello pubblicitario è in grado di neutralizzare gli odori: non si limita a coprirli o ad attenuarli, ma purifica l’aria attraverso la disgregazione molecolare delle emissioni moleste. È anche curiosa la storia delle 409.704 autovetture: il dato è stato ottenuto dai valori dell’ACI, Automobile Club Italia, sulle sostanze inquinanti emesse dalle auto Euro 5 che vanno a diesel e benzina. Questi dati, poi, sono stati confrontati con il potenziale di assorbimento del tessuto per ottenere la quantità di macchine neutralizzabile con la superficie del cartellone pubblicitario.

Legambiente afferma che quest’iniziativa non sarà certamente risolutiva perché non avrebbe effetti considerevoli negli spazi aperti, ma è invece perfetta per gli interni. Tuttavia, loda lo slancio del privato verso tematiche di ordine pubblico, che viene ufficialmente promosso oggi 28 febbraio con l’Assessore ai Trasporti e all’Ambiente Marco Granelli.

Sono tanti gli esperimenti per ridurre l’inquinamento atmosferico. Sia le aziende che l’apparato pubblico locale percepiscono l’urgenza del problema, soprattutto dopo che Milano ha superato la soglia di Pm10 per 35 giorni non consecutivi.

Questo limite si riferisce all’emissione di oltre 50 microgrammi di particolato, un materiale polveroso presente nell’atmosfera e derivante principalmente dai processi di combustione. Milano ha già reagito con l’annuncio del futuro stop definitivo ai veicoli fino all’Euro 4 diesel nell’Area C e in altre zone della città. A questo seguirà un decisivo rafforzamento dei trasporti pubblici per facilitare gli spostamenti e incentivare la popolazione ad abbandonare l’auto.

Le tempestive misure antismog del pubblico e l’impegno sociale del privato fanno ben sperare, staremo a vedere come reagirà Milano di fronte ai cambiamenti nella viabilità.