Se vi state chiedendo quando è nata la pubblicità, la risposta rischierebbe di essere più lunga dell’articolo stesso; sono stati scritti innumerevoli libri sull’argomento – dai saggi a veri e propri manuali di testo – e interi corsi di laurea hanno speso crediti e ore del prezioso tempo degli studenti per spiegare nel dettaglio cosa sia effettivamente la pubblicità. Quando è nata, dove è cresciuta, chi l’ha inventata.
Non sono qua per svelarvi i misteri di quello strumento in grado di far preferire al consumatore una cosa piuttosto che l’altra; sono qua semplicemente per puntualizzare come la pubblicità possa diventare vera e propria arte, tanto da meritarsi un posto nei più grandi musei e collezioni private del mondo. Dalla Pop Art di Andy Warhol – che ha fatto pubblicità per Vogue, Coca Cola, Campbell Soup e altri giganti – al semi sconosciuto movimento spazialista di Lucio Fontana – oltre a tele tagliate, ha fatto numerose litografie pubblicitarie. La fine dell’800 e l’inizio del 1900 è stato un periodo rivoluzionario per la nascita di un nuovo modo di rappresentare e rendere accattivante quello che il pubblico avrebbe acquistato. Vendere qualcosa cominciò a diventare espressione creativa, vera e propria.