Si chiama Mohammed Alabbar, ed è il proprietario di Emaar Properties, l’azienda di real estate più importante degli Emirati Arabi. Tra i progetti capeggiati dalla sua società ci sono la costruzione del Burj Khalifa di Dubai (attualmente l’edificio più alto del mondo) e quella del Dubai Mall, il centro commerciale più grande del mondo. Egli è inoltre citato in molte liste di prestigio, come quella di Forbes dei 100 uomini più ricchi del mondo o quella dei 10 magnati più influenti degli Emirati Arabi.
Insomma, Mohammed Alabbar è uno a cui piace fare le cose in grande. Ora si appresta a farlo anche in un altro settore, finora da lui poco esplorato: quello dell’e-commerce.
Infatti è stato annunciato da un suo portavoce ufficiale che tra non molto verrà lanciato Noon.com, piattaforma e-tailer che aspira ad essere la più grande del mondo, sbriciolando i maggiori rivali come Amazon e Alibaba. Inizialmente il servizio sarà disponibile con 20 milioni di prodotti in vendita in Arabia Saudita e negli Emirati arabi, e in seguito in Egitto.
Le vendite interesseranno soprattutto prodotti di lusso. Come ha affermato Alabbar, sono già pronti i centri di distribuzione nelle città di Riyad e Gedda, e un deposito delle dimensioni di 60 stadi di calcio a Dubai è pronto per essere utilizzato.
Ma ovviamente, il lusso non sarà l’unico interesse di Noon.com. Alabbar ha affermato di voler dare filo da torcere ad Amazon sviluppando in modo estremo i servizi con i quali ora il colosso americano sta cavalcando l’onda della novità, ad esempio la consegna di cibo fresco. Questo è un mercato che, a sentire gli analisti, sta crescendo sempre di più nei paesi ricchi. Secondo Alabbar, presto il cucinare in casa non sarà più consuetudine, in quanto i cibi potranno essere ordinati freschi e pronti direttamente a casa. Egli ha affermato che “fra non molto tempo arriveremo a progettare case senza cucine, perchè la consegna di cibi pronti cresce del 10% al mese: dobbiamo essere sicuri di poter far fronte a tutto questo.”
Questo slancio verso il futuro è coerente con la nuova politica introdotta da Emaar. Infatti la società di costruzioni sta creando a Dubai appartamenti con cucine sempre più piccole, in modo tale proprio da “accompagnare” questa crescita delle consegne a domicilio.
Si preannuncia una battaglia lunga e senza esclusione di colpi. Vedremo cosa ci riserverà il futuro, e se le previsioni di Alabbar si avvereranno veramente.