Anche l’India entra a far parte dei paesi che hanno raggiunto il Pianeta Rosso. Di certo l’operazione interplanetaria indiana è destinata a diventare un’impresa memorabile. Sia perché è il primo Paese Asiatico a riuscire nell’impresa, battendo Cina e Giappone, ma anche perché con un buget ridotto di 55 milioni di euro, un decimo da quello impiegato dalla Nasa, il satellite indiano ha raggiunto Marte. Ieri poco prima delle otto, la navicella spaziale indiana di Mangalyaan è arrivata nell’orbita di Marte e il successo è stato festeggiato a suon di applausi nella sala di controllo del centro Spaziale di Bangalore. L’orgoglio indiano è alle stelle, infatti, il gigante asiatico può vantarsi di riuscire in grandi imprese investendo meno denaro. L’entusiasmo generale ha investito i social network e, la sonda americana Curiosity Rover (da due anni su Marte) ha accolto Mangalyaan con un tweet: “Namaste @Mars Orbiter”. La risposta della navicella indiana è stata “Howdy @MarsCuriosity? Keep in touch. I’ll be around.” (Come va Mars Curiosity? Teniamoci in contatto. Sarò qui intorno).