Apple, da pochi giorni, ha rivelato di avere l’intenzione di lanciare una nuova linea di prodotti a basso prezzo disponibile per tutti. Per anni i consumatori si sono lamentati della famosa “Apple Tax”, ossia la differenza di prezzo, rispetto a quello di prodotti simili di altre aziende, che l’utente inevitabilmente paga pur di avere un dispositivo dal design moderno e con il sistema operativo iOS.
In questi anni, inoltre l’azienda di Cupertino ha più volte collaborato con grandi firme e brand esclusivi quali per esempio Burberry, Luis Vuitton e Gucci per cercare di raggiungere un target sempre più esclusivo cambiando il proprio marchio in un luxury brand. Basti pensare al lancio del nuovo Apple Watch da 20 mila dollari totalmente placcato d’oro oppure al fatto che in alcuni paesi, come la Cina, possedere un iPhone è diventato un vero e proprio status symbol di benessere economico.
Da quanto emerge da questo comunicato stampa, la Apple sembra intenzionata a risolvere la questione del prezzo troppo elevato, rilasciando così sul mercato nuovi dispositivi a basso prezzo che possano competere con quelli analoghi di altre aziende.
Come afferma l’analista dell’Apple Neil Cybart:
L’azienda statunitense, che è già leader nel business dei tablet di fascia alta, ha introdotto il nuovo iPad, dal costo di 330 dollari, per cercare di primeggiare anche tra le fasce inferiori dove a dominare il mercato sono i dispositivi con il sistema Android quali Samsung, Lenovo e Microsoft. Inoltre ha tolto dalle vendite l’iPhone 5SE da 16 GB, ma sarà solamente disponibile la versione a partire dai 32GB. Non è un vero e proprio aggiornamento, ma ciò dimostra che l’azienda di Cupertino ha anche attenzioni per i prodotti più economici e convenienti e non solo per il prossimo iPhone.
Attualmente due sono le strategie che Apple applicherà prossimamente per espandersi e continuare a dominare il mercato delle innovazioni tecnologiche. Da una parte ha bisogno di vendere i suoi prodotti a quante più persone possibili in tutto il mondo, anche in posti come l’India, che richiedono prodotti convenienti ed economici. Dall’altra parte però continuerà a mantenere il proprio margine elevato, trasformandosi così in un brand esclusivo.
Conclude Neil Cybart nella sua analisi: