Arrivano i Supermercati del Futuro! 

Supermercati del futuro

Niente più scenari futuristici ambientati nel lontano 2050: i supermercati del futuro sono già qui e potrebbero diventare un progetto concreto e attuabile già nei prossimi anni. Per adesso un esempio completo e funzionante si può vedere ad Expo, nel Future Food District, con la partecipazione di Coop e la progettazione di Carlo Ratti, responsabile del Senseable Lab del MIT.

Che cosa succede nel Future Food District, all’incrocio tra il Cardo e il Decumano del Sito Espositivo? Un padiglione-supermarket di 2.500 metri quadri più 4.500 metri quadri su cui è collocata un’altra struttura (Exhibition Area). Una sola missione: la ricerca di un punto di contatto tra alimentazione e nuove tecnologie, per una catena alimentare più etica e trasparente possibile.

Se l’intenzione è quella di cambiare radicalmente il paradigma dell’esperienza alimentare e di acquisto dei prodotti, è chiaro che il punto di partenza sono proprio i supermercati, dove cibo e consumatori si incontrano. E da dove si parte? Semplice, con YuMi. Un nome evocativo (‘yumm!’) per indicare un robot di nuovissima generazione in possesso di vista, tatto e della capacità di interagire in modo efficace con i clienti. Sono i commessi del futuro, in pratica.

Supermercati del futuro

                                             – Credits: Expo2015.org per Future Food District 

Ma non solo. Per entrare nell’ottica dei supermercati del futuro, basta tenere conto di alcune variazioni non tanto strutturali o tecniche, ma quanto più culturali e organizzative:

  • Si tratterà di un’area ‘social’, dove sarà possibile entrare in contatto con i produttori.
  • Non ci saranno scaffali, né corsie rigidamente settoriali e divisorie. Tutto sarà in orizzontale e bene in vista, organizzato soprattutto cromaticamente.
  • La tecnologia sarà al servizio del consumatore, con le cosiddette ‘augmented labels’: un passaggio dalle etichette minuscole, illeggibili e incomplete a schermi interattivi in grado di indicare tutte le informazioni del caso, dagli allergeni all’impatto ambientale di quel prodotto.

Oltre al supermercato in quanto tale, il Future Food District ospita anche i ‘cibi del futuro’: scorpioni, insetti, alghe, prodotti di ‘vertical farming’ e cibi 3D in base alle necessità organolettiche, tutti con nuove idee di packaging, in grado di mantenere più a lungo il cibo e di indicarne la freschezza.

Inoltre, per rendere la spesa quasi un ‘gioco’ e personalizzare il più possibile l’esperienza d’acquisto, è stata ideata un’app che identifica le varie categorie di consumatori (veggy, italian food lover, wellness) e aiuta il cliente a trovare gli alimenti più consoni alle sue preferenze.