“Stupido è chi lo stupido fa, Signore”. Forse Forrest Gump non aveva del tutto ragione.
Perché, forse, stupido è chi ha contratto il “virus della stupidità”. Si chiama Acanthocystis Turfacea Chlorella Virus 1 o ATCV-1 ma gli scienziati lo hanno soprannominato “virus della stupidità”, appunto. Lo hanno scoperto i ricercatori della Johns Hopkins School of Medicine e dell’University of Nebraska.
È un virus che colpisce generalmente le alghe verdi di laghi, stagni e anche oceani ma è stato trovato anche in alcuni soggetti sani, sottoposti ad uno studio volto ad analizzare il quadro genetico dei batteri e dei virus presenti nella gola.
L’ATCV-1 sembrerebbe capace di alterare le funzioni cognitive umane. Un virus innocuo ma in grado di incidere sul nostro comportamento o sulla nostra capacità intellettiva. Il corpo umano è dimora di miliardi di ospiti quali funghi, batteri e virus. Alcuni di questi hanno un ruolo fondamentale per la nostra sopravvivenza. Altri, invece, sono silenziosi e non provocano, apparentemente, nessun danno all’uomo.
92 volontari si sono sottoposti ad un esame per identificare la presenza dell’ATCV-1. Il virus è stato rilevato nelle gole di 40 soggetti. Nella fase successiva dell’esperimento, gli individui hanno partecipato a test cognitivi, di apprendimento e di orientamento. I risultati? Le persone che presentano il virus hanno mostrato risultati peggiori in termini di velocità di risposta, di capacità di attenzione e di tempo di assorbimento delle informazioni.
Il test è stato ripetuto su alcuni topolini di laboratorio ai quali è stato iniettato il virus. Anche loro hanno mostrato un calo di curiosità e un minore senso dell’orientamento. Una grande scoperta e una speranza per chi combatte quotidianamente con deficit dell’attenzione e malattie legate all’apprendimento.
Purtroppo non sarà questa la soluzione che salverà il nostro mondo dalla stupidità dell’anima e dalla cattiveria umana; realtà con le quali, sempre più spesso, dobbiamo fare i conti. Albert Einstein disse che “Solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima”.