Da Krugman ai “Bocconi Boys”: Cosa serve per uscire dalla crisi?

Cosa serve per uscire dalla crisi?

Due sono le posizioni principali: la prima, difesa da Paul Krugman e dagli economisti Keynesiani, vorrebbe vedere lo Stato spendere le proprie risorse per favorire un’uscita dalla recessione e l’altra, sostenuta/attribuita ad IMF, Merkel, Reinhart e Rogoff e i ‘Bocconi boys’, incentrata su rigore di bilancio e una diminuzione del ruolo statale nell’economia.

Come mai non ci si mette d’accordo? La ragione è che né l’austerityl’espansione di bilancio sono sempre associate ad un aumento dell’attività economica e/o ad un miglioramento della posizione fiscale. Cerchiamo di fare un po’ d’ordine concentrandoci sull’Europa.

Perché dovremmo volere più austerità?

Ci sono due ragioni principali. La prima, politica, è imposta dai criteri di Maastricht, contenuti nel trattato e che fissano i requisiti da rispettare per adottare la moneta unica. Due in particolare ci interessano: il rapporto tra deficit e Pil in un dato anno non deve superare il 3% e il rapporto tra debito accumulato e PIL non deve superare il 60%.

Il deficit è rappresentato dalle uscite dello Stato (consumo di beni, investimenti, salari dei dipendenti, sussidi, ecc) meno le entrate (tasse e imposte). Il debito è invece la somma dei deficit e dei surplus anno dopo anno. Quindi, l’ingresso nell’Ue impone a tutti i paesi un certo rigore fiscale. Di fatto, una minoranza di paesi membri ha rispettato i criteri di Maastricht finora.

La seconda ragione è invece economica. Quando il rapporto debito/Pil diventa troppo grande, lo Stato è così indebitato da far percepire agli investitori la possibilità di un suo fallimento. In una prima fase i tassi di interesse aumentano poiché i finanziatori dello Stato (investitori italiani e esteri) richiedono un premio di rischio. Successivamente, e l’effetto è a catena, interrompono i flussi di finanziamenti, lo Stato si trova senza risorse e, senza una banca centrale disposta a tutto, fallisce. Tuttavia, non esiste una soglia definita oltre la quale ciò dovrebbe succedere.

Kenneth Rogoff,  Harvard

Kenneth Rogoff, Harvard University