Mister Diamond is back in the City. A poco più di un anno dallo scandalo LIBOR, Bob Diamond, l’ex amministratore delegato di Barclays, torna nel centro finanziario londinese per motivi che nulla hanno a che vedere con un viaggio di piacere. Definito da alcuni “il volto inaccettabile della finanza” e conosciuto dai più per i suoi compensi stellari, nel mondo degli addetti ai lavori, ma non solo, in molti gli riconoscono il merito di avere costruito e portato al successo la banca di investimento Barclays Capital, istituzione insignificante quando egli entrò a far parte del gruppo nel lontano 1996.
Un anno fa lo scandalo: il banchiere americano, nel mese di luglio 2012, fu costretto a rassegnare le dimissioni dopo che Barclays fu sanzionata dalle autorità regolatrici britanniche con una multa del valore di 290 milioni di sterline. La banca era accusata di aver tentato di manipolare, tra il 2005 e il 2009, uno dei tassi di riferimento dei mercati finanziari: il LIBOR (London Interbank Offered Rate). Quest’ultimo rappresenta il tasso di interesse richiesto ad una banca per ricevere denaro in prestito da un altro istituto di credito e viene utilizzato per calcolare i tassi di interesse applicabili ad alcuni strumenti finanziari, come ad esempio i mutui.