Al tavolo della partita della “politica monetaria internazionale” , la decisione del banchiere elvetico Thomas Jordan di sganciare il corso del Franco Svizzero dal cambio fisso con l’euro, oltre a determinare un immediato rafforzamento del Franco nei confronti delle principali valute ( parità franco/euro ) ci ha ricordato come la situazione economico – finanziaria internazionale debba prevedere delle prossime mosse a sorpresa . Nello scenario economico internazionale ultimamente, non sono mancati cambiamenti veloci e di grande impatto per il prossimo futuro.
Siamo solo all’inizio, e allora , andiamo per ordine, per cercare di interpretare cosa faranno o potrebbero fare gli altri tre banchieri centrali.
Janet Yellen (FED) , in breve tempo, ha visto rafforzarsi il dollaro contro tutte le valute principali. Questo comporterà per l’economia americana un minore costo delle importazioni e una contrazione delle esportazioni causando un effetto deflazionistico sia come assenza di inflazione importata , sia per effetto di una contrazione della domanda globale (minore esportazioni) . La deflazione determinerà una pressione ulteriore al ribasso dei salari e di conseguenza una contrazione anche della domanda di consumi interna . In passato si sarebbero utilizzati strumenti come dazi e barrire commerciali per limitare le conseguenze , ma nella situazione di libero mercato attuale , l’unico reale strumento utilizzabile è il rapporto di cambio . Dopo questa breve analisi , cosa dobbiamo aspettarci da Janet ? Innanzitutto una considerazione: fare il banchiere centrale in un mercato mondiale in situazione deflazionistica non è certamente una posizione invidiabile, confidiamo nella abilità femminile in un gruppo di banchieri centrali maschi . Yellen sarà molto attenta a non rafforzare ulteriormente troppo il dollaro, magari rientrando con più calma dalla politica espansiva monetaria (Quantitative Easing) degli anni scorsi. Un dollaro troppo forte sarebbe un fattore di destabilizzazione per l’economia mondiale . Il deciso e veloce ribasso del prezzo del petrolio sta causando un forte cambiamento nelle aziende Oil&Gas con riduzione delle investimenti , contrazione dei profitti e conseguenti licenziamenti : c’è da augurarsi che tutto ciò non vada a pesare troppo negativamente sul sistema bancario americano , particolarmente esposto verso questo settore .