Se avete fra i 10 ed i 100 anni, se prestate orecchio alle novità e soprattutto leggete Smartweek, avrete sicuramente già sentito parlare di flash-mob. Il termine fu coniato nel 2003 per indicare un assembramento improvviso di persone in uno spazio pubblico che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in atto un’azione insolita.
Fra le sue tante sfumature, il cash-mob è sicuramente una delle più interessanti. Una delle massime espressioni del social marketing, il cash-mob vede la luce nel 2011, secondo alcuni grazie ad un’idea del blogger americano Cristopher Smith, che organizzò l’evento per aiutare un negozio di vini locale, un’altra corrente di pensiero invece, attribuisce il merito all’avvocato Andrew Samtoy, che ne organizzò uno per salvare dal fallimento un negozio di Cleveland, in Ohio.