Tra le varie ricadute, positive e non, della continua globalizzazione, c’è sicuramente l’aver favorito ed aumentato l’interscambio di beni e merci da paese a paese. Il processo continua, nuove prodotti nascono e si vendono. Tra questi, naturalmente, quelli per cui l’Italia è più nota al mondo intero: cibi e alimenti. Ma attenzione, non tutti sono come i nostri. Non tutti i paesi sono dotati della manifattura e della tradizione culturale da cui nascono sane pietanze e amabili sapori. Il rischio di trovarsi qualcosa di indigesto sul piatto è concreto. Meglio arrivare preparati a tavola. Anche perché, tra le varie categorie di cibi spazzatura di cui qualunque città abbonda nell’offerta, c’è una cerchia ristretta di alimenti letali. Esatto, letali. Non ne siamo invasi, ma esistono. Non sempre con gli stessi effetti, non sempre con lo stesso sapore ma si trovano in natura e se trattati in cucina rischiano di farci perdere per sempre l’appetito. Sono ben di più dei 10 che vi proponiamo adesso. Intanto, questo, è un buon inizio.
10. Ackee – Jamaica
Attenzione se siete in viaggio in Jamaica. Potreste imbattervi in una pianta di Ackee, frutto popolare dell’isola. Se mangiato nel suo periodo di maturazione, tutto ok. Se colto dal ramo acerbo e digerito, potreste essere vittima di attacchi di cuore, cadere in coma e persino morire. Occhi aperti!
9. Yuca – Caraibi
Le radici di Yuca o Cassava sono squisite. Ottime se preparate in stile cubano con salsa all’aglio. Assicuratevi però di gustarle secondo la preparazione canonica, senza dimenticarvi di una cosa: guai a mangiarle crude! Un piccolo errore e si rischia l’avvelenamento per cianuro. Un’esperienza da non provare.
8. Fugu – Giappone
Non fatevi ingannare dalla forma a palla di questo pesce e dalla sua espressione innocua, una preparazione inesperta può causare il decesso. Gli organi del Fugu sono pieni di tetradotossina, un veleno che va estratto con sicurezza insieme agli altri organi per evitare la contaminazione. Fidatevi delle mani esperte dei cuochi locali ma non provateci a casa!
7. Funghi velenosi
Sono sparsi in giro per il mondo, ovviamente. Ne esistono ben 32 categorie certificate come letali. L’amanita muscaria è il classico esempio. Un buon suggerimento nella loro raccolta è quello di diffidare dai colori accesi del cappello e dalle lamine in rilievo sullo stesso. Altre 52 categorie di funghi sono invece catalogate come velenose. Praticamente, andate sempre in compagnia di un esperto nelle vostre gite nei boschi.
6. Rana toro – Africa
Se vi trovate in Namibia, dove la rana toro è considerata una prelibatezza, assicuratevi che il cuoco stia facendo bene il proprio dovere, cuocendo a puntino questa qualità di rana. Lo scopo ultimo è quello di eliminarne il veleno che, altrimenti, potrebbe causare un’insufficienza renale. Il viaggio non si concluderebbe nel migliore dei modi.
5. Vongole al sangue – Cina
Trovandovi in Cina, potreste esser tentati dall’addentare una vongola al sangue. L’aspetto è certo invitante. Non lo è altrettanto il loro effetto, che ha causato epatite A ed E e pure febbre tifoidea. Le autorità lo sanno, tanto che l’alimento è bandito dal 1988 ma circola ancora sotto forma di importazione illegale. Se vi incappate, cambiate strada.
4. Bacche di sambuco – Europa
Capita di trovarle ovunque in giro per l’Europa. Hanno un colore blu intenso e persino proprietà medicinali. In molti paesi vi sono pietanze o bevande aromatizzate alle bacche di sambuco, come in Germania, Francia o Svezia. Finché le bacche vengono ben cotte, tutto a posto. I problemi sorgono altrimenti. Molti son stati avvelenati seriamente, anche in passato…
3. Ciliegie
Le ciliegie sono buone e gustose. Chi ne è ghiotto le divora in breve tempo. Va detto però che il cianuro si nasconde in alcune radici della pianta di ciliegio. Se quando le mangiamo ci limitiamo a sputare i noccioli, è tutto in regola. Se per caso ne ingurgitiamo 5 o 6, non succede nulla. A lungo andare però possono provocare senso di debolezza, confusione e molti altri effetti negativi. Mangiate con moderazione e soprattutto, niente noccioli!
2. Rabarbaro – Gran Bretagna
Chi non apprezzerebbe una buona fetta di torta alla fragola rabarbaro? Forse gli inglesi, che quantomeno sarebbero sospettosi. Durante la prima guerra mondiale le grandi foglie di rabarbaro venivano considerata un alimento nutriente, col risultato di causare molti avvelenamenti tra i cittadini. Nessun stupore se non vedrete la torta tra i dessert consigliati a Londra.
1. Noccioline
Le noccioline hanno nomi diversi intorno al mondo e sono usate in diverse declinazioni: frutta secca semplice, burro di noccioline, banana sandwich e così via. Per molti però costituiscono un alimento di cui diffidare, presentando un rischio allergia molto elevato. Sono circa 3.3 milioni i cittadini statunitensi timorosi delle noccioline. Speriamo non facciate parte della categoria