Non ci sono più le guerre di una volta. Addio ideologie rivoluzionarie sussurrate all’orecchio, reclutamenti furtivi, riunioni clandestine e piani d’azione concordati in gran segreto: oggi il conflitto sta al passo con i tempi e diventa social. Da qualche mese, infatti, l’onda lunga delle web community sembra aver travolto persino la guerra, ultima venerata arte antica rimasta fino a poco tempo fa l’ultimo baluardo del mondo classico.
A dimostrare tutto questo ci ha pensato l’ISIS (Stato Islamico dell’Iraq e della Grande Siria), un’organizzazione jihadista del vicino Oriente, che sta facendo della strategia dei social-media un punto di forza per proseguire la sua marcia verso la conquista dell’Iraq. Alla base di questa iniziativa, che sta riscuotendo un notevole successo tra i militanti sunniti, c’è, come la tradizione social impone, lo sviluppo di un’applicazione sia in formato web che per smartphone. Il suo nome è The Dawn of Glad Tidings, o più semplicemente Dawn. I suoi obiettivi sono quelli di propagandare il messaggio sunnita, ampliare il sostegno alla causa jihadista, reclutare nuovi combattenti e, non ultimo, avviare le basi per una raccolta fondi.