Una nuova speranza per i malati di Aids arriva direttamente dal Laboratorio di Ricerca Traslazionale del Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgiche dell’Università Statale di Milano e dal Department of Neuroscience della Lewis Katz School of Medicine presso la Temple University.
I ricercatori delle due università, guidati dai professori Kamel Khalili, Pasquale Ferrante e dalla dottoressa Ramona Bella, hanno provato, con successo, a tagliare il genoma del virus HIV dalle cellule di pazienti siero positivi.
Un processo realizzato grazie alla tecnologia di “gene editing“. I ricercatori hanno infatti utilizzato la tecnica CRISPR/Cas9, un sistema derivante dall’ingegneria genetica che consente di tagliare il genoma di un organismo in qualsiasi punto in maniera molto precisa, aggiungendo, rimuovendo o cambiando la sequenza di geni specifici. Una sorta di copia/incolla effettuato però non su un comunissimo documento Word bensì su un essere umano in carne ed ossa.
Lo studio è stato pubblicato su Gene Therapy, rivista del gruppo Nature
I risultati raggiunti in questo lavoro, che si aggiungono a quelli ottenuti precedentemente mediante esperimenti di gene editing su tessuti prelevati da pazienti con HIV, aprono la strada alla possibilità di nuove e promettenti sperimentazioni.