Se è vero che le startup vincenti sono quelle che risolvono un problema reale e concreto, allora Qurami rientra esattamente in questa categoria. A chi non è capitato di aspettare ore in fila ad un ufficio pubblico o alla segreteria dell’università? Qurami è un app per smartphone che permette di prendere il numeretto per la fila direttamente dal proprio smartphone, verificare in diretta il numero di persone esatto davanti a sé in fila, e ricevere una notifica quando è il momento di avviarsi verso l’ufficio, tutto questo in maniera semplice e gratuita. Qurami è una startup romana, incubata a Luiss EnLabs, fondata nel 2010 dall’attuale CEO Roberto Macina, che oggi abbiamo il piacere di intervistare su Smartweek.
Ciao Roberto, come è nata l’idea di Qurami?
L’idea di Qurami è nata nel 2010, mentre facevo la fila nella segreteria della mia università. Guardando il mio smartphone mi sono chiesto se esistesse un modo per fare la coda in remoto. Da quell’intuizione in poco tempo, grazie alla collaborazione di un’ottima squadra di sviluppatori e consulenti di business, abbiamo lanciato l’app.
Voi lavorate molto con uffici e strutture pubbliche. Qual è la sfida maggiore nel convincere questo tipo di strutture? Qual è l’attitudine del pubblico verso l’innovazione e il digitale?
Va sottolineato che in questi anni abbiamo trovato tante persone che con impegno stanno cercando di innovare la pubblica amministrazione, di renderla più aperta e di creare un legame con il mondo delle imprese digitali. Spesso però è difficile intraprendere un vero percorso di cambiamento a causa di ostacoli amministrativi e anche culturali. Ad esempio, nel nostro caso a volte abbiamo dovuto superare una certa diffidenza pregiudiziale per il solo fatto di essere degli under 30 che fanno impresa.
Come vi immaginate le smart cities del 2020, e quale sarà il ruolo di Qurami?
L’innovazione viaggia talmente veloce che è quasi impossibile riuscire ad immaginare come potrà essere il mondo anche nel giro di pochi anni. Sicuramente osserviamo una radicata tendenza verso servizi sempre più personalizzati e rispondenti ai bisogni primari delle persone. L’obiettivo di Qurami è far risparmiare uno dei beni più preziosi che abbiamo, il tempo. E intorno al concetto stesso di tempo intravediamo tante altre opportunità per far crescere la nostra app.
Qual è il vostro business model?
Qurami è un’app che può essere scaricata gratuitamente da tutti sul proprio smartphone. Noi lavoriamo per renderla disponibile nel maggior numero di strutture attraverso accordi commerciali con clienti che spaziano dalle università agli ospedali, dai comuni alle banche, dalle grandi catene negozi fino a tutti quei luoghi in cui esiste il problema di gestire flussi di utenza.
Quali sono i vostri piani per il futuro?
Abbiamo da poco ottenuto un nuovo finanziamento grazie al quale stiamo lavorando per portare Qurami fuori dai confini italiani. Abbiamo già in corso diverse trattative con importanti clienti europei e a breve Qurami sbarcherà anche nel Regno Unito. Sarà un trampolino di lancio prestigioso che speriamo ci possa aprire le porte di nuovi mercati.