Corea del Nord: Ecco l’App per Esplorare il Regno Proibito

Gli sviluppatori si soffermano poi sulla metropolitana di Pyongyang, ritenuta "uno dei luoghi più interessanti da visitare", narrando di una fantomatica linea segreta riservata ai funzionari più importanti del partito. Ovviamente restano le contraddizioni che possono essere sintetizzate in complicazioni logistiche e complicazioni etiche. Nel primo caso si parla delle difficoltà di movimento in un territorio dove i turisti sono comunque controllati da un’agenzia nazionale del turismo, sviluppata recentemente, che sarebbe mirata a dare formazione professionale alle guide. Anche se la startup britannica parla di "angoli prima ritenuti offlimits", negli itinerari non si potranno certo inserire i tanti campi di lavoro forzato presenti sul territorio. Nel secondo caso, le questioni etiche che affiorano alla mente quando si pensa alla Nord Corea sono parecchie.

La mancanza di media indipendenti, l’assenza di libertà religiosa e la presenza di un numero non meglio precisato di persone imprigionate nei campi di lavoro sopracitati sono solo alcuni esempi. Le condizioni disumane che il governo impone a molti cittadini sono state anche al centro del lavoro portato avanti dalla commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite. Il rapporto conseguente ha parlato di violazioni dei diritti umani che hanno pochi paralleli con il resto del mondo.