A settembre 2012 nasceva Cortilia, una startup capace di offrire una piattaforma di e-commerce per l’acquisto di prodotti agricoli a km 0.
Se da un lato, grazie a Cortilia, i piccoli produttori agricoli possono ora contare su un’infrastruttura di distribuzione consolidata a investimenti contenuti e quindi raggiungere un mercato più ampio, dall’altro i consumatori hanno la possibilità di accedere facilmente a un’offerta di prodotti naturali ad alta qualità, senza passare la domenica a girare tra le cascine dell’hinterland e a un prezzo minore di quello che incontrerebbero in negozi specializzati in prodotti a km 0, che però non hanno una struttura logistica ampia e integrata come quella che sta costruendo Cortilia.
Attualmente la startup sta riscuotendo un grande successo: la piattaforma online conta più di 30mila iscritti, si fanno mediamente un migliaio di consegne alla settimana e anche i feedback raccolti sui social media sono positivi. Nel 2013 sono stati generati ricavi per 1 milione di euro e l’impresa non smette di crescere. Per ora sono serviti i comuni di Milano, Monza e Brianza, Varese e Como, ma l’obiettivo in futuro è coprire tutto il territorio nazionale. Ogni produttore servirà esclusivamente l’area geografica che lo circonda: in questo modo si assicura ai clienti la freschezza dei prodotti e si minimizzano i costi di trasporto.
Ma cosa si nasconde dietro il successo di Cortilia? Un trend dominante nelle vicende politiche, economiche e sociali di questo periodo è la disgregazione delle strutture gerarchiche delle grandi istituzioni e compagnie verso modelli di organizzazione orizzontale che si fondano sulla forza delle reti. Reti sociali, reti di informazione, reti di collaborazione. Non più una piramide di ruoli e mansioni, ma un network di persone. Oltre a garantire una maggiore efficacia ed efficienza, questi nuovi modelli basati sulla responsabilità e il valore delle persone sono molto più aderenti ai paradigmi della Corporate Social Responsability, secondo cui la forza di un business non può trascendere la dignità dell’insieme degli stakeholders coinvolti.
Cortilia non sta solo proponendo un modo nuovo di fare distribuzione e approvvigionamento. Opponendo infatti il proprio modello a quello tradizionale delle grandi compagnie e multinazionali che accentrano decisioni e impianti secondo una catena predeterminata imposta ai propri fornitori, lavoratori, clienti, eccetera, Cortilia sta ridistribuendo il valore autentico che appartiene alle persone che compongono la propria filiera. Il produttore vedrà il proprio lavoro riconosciuto e metterà ancora più energia nel suo lavoro quando si accorgerà che i suoi prodotti saranno utili per la gente che abita la sua stessa comunità. I consumatori ritroveranno il piacere di sentirsi proprietari del territorio in cui vivono, potendo scegliere un prodotto della propria terra piuttosto che un alimento da supermercato importato da chissà dove.
Ancora una volta abbiamo un’occasione per tornare a credere nelle persone e nel loro senso di appartenenza e responsabilità, se inseriti nel giusto contesto. Non crediamo a quello che ci dicono i grandi media del sistema, ma ascoltiamo piuttosto i nostri vicini, la gente che vive insieme a noi: siamo molto meglio di quello che pensiamo.