Questo e’ un cortometraggio che ha una forza notevole. Daniel D’Alimonte, il regista, riesce a catalizzare l’attenzione dello spettatore durante tutta la sua lunghezza di 24 minuti. D’Alimonte prova di conoscere bene la cinematografia con il classico adagio – semplicemente raccontare al pubblico una bella storia, e il pubblico sara’ incollato allo schermo fino ai titoli di coda.
Come tutte le storie di sport che si rispetti, The Haymaker affronta temi ben piu’ profondi di quelli sportivi. Questo e’ un film su come si impara a non scegliere facili vie d’uscita. Non ci sono grossi e maestosi colpi da KO nella vita reale. Piuttosto, si vince conquistando un piccolo pezzo alla volta, lavorando per l’obiettivo finale. Il successo richiede pazienza.
Questa potrebbe suonare come roba da seminario motivazionale, ma in The Haymaker i concetti sono ben inseriti, e sono supportati dalle performance notevoli e distintive del cast. Questa e’ una di quelle storie di sport fin troppo rare, capace di ispirare senza superflue grandiosita’ e inutili squilli di tromba. Non c’e’ un gran finale, ne’ un cattivo iconico. Invece, Davis Gallo impara la semplice e ordinaria bellezza di una vera vittoria.
E questo, di per se’, e’ incredibilmente ispirazionale.
THE HAYMAKER from Daniel D’Alimonte on Vimeo.
Riadattamento dal commento di Ivan Kander.