Sale l’allerta in Gran Bretagna. L’intelligence ha messo in guardia su possibili attacchi dopo i primi raid inglesi contro l’Isis. Non è chiaro quanto gli attacchi possano essere imminenti, ma l’intelligence europea e americana avrebbe raccolto informazioni sulla possibilità concreta di eventuali atti terroristici.
La Bce ha annunciato ieri che il suo programma di acquisto asset (QE) verrà dilatato nei tempi – almeno fino a marzo 2017 rispetto al precedente orizzonte minimo di settembre 2016 – ma non innalzato nell’importo mensile: gli acquisti resteranno dunque pari a 60 miliardi al mese. L’Eurotower ha inoltre tagliato al nuovo minimo record di -0,3% il tasso d’interesse sui depositi.
L’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) si riunirà oggi a Vienna per decidere se tagliare o meno la produzione di greggio alla luce della caduta delle quotazioni (da metà 2014 ha perso oltre il 60%).
In Italia
La Guardia di Finanza ha perquisito le sedi di IwBank, controllata da Ubi, a Milano, Varese e Brescia nell’ambito di un’inchiesta della procura di Milano che ipotizza i reati di riciclaggio e autoriciclaggio per alcuni dipendenti dell’istituto. Gli indagati sarebbero 13. No comment dalla banca.
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan interviene in mattinata alla conferenza sulla corporate governance di Assogestioni e Assonime a Milano e poi tiene nel pomeriggio una conferenza stampa insieme al Commisario Ue per i servizi finanziari, Jonathan Hill, a Roncade.
La Consob ha aperto una consultazione pubblica per la revisione del Regolamento in materia di equity crowdfunding.
Economia e mercati
La banca centrale francese taglia le stime di crescita: la seconda economia della zona euro dovrebbe espandersi a un ritmo dell’1,4% nel 2016 e dell’1,6% nel 2017 (rispetto all’1,2% di quest’anno). Le stime sono state riviste al ribasso dai precedenti 1,8% per il 2016 e 1,9% per il 2017 di sei mesi fa.
La Bundesbank ha confermato le stime di crescita per quest’anno e il prossimo dell’economia tedesca che beneficia di una forte domanda interna. La banca centrale tedesca si aspetta una crescita dell’1,7% nel 2015 e dell’1,8% nel 2016. Per il 2017 ha rivisto al rialzo la previsione all’1,7% dalla precedente stima del’1,5%.
Gli ordini all’industria tedeschi sono saliti oltre le attese ad ottobre. I contratti per i beni ‘Made in Germany’ sono saliti dell’1,8% su mese, contro le previsioni degli analisti che convergevano su un +1,2%. Il dato per settembre è stato rivisto a -0,7% dal precedente calo di 1,7%.
La produzione industriale spagnola aggiustata per calendario è salita del 4% su anno ad ottobre, secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica. A settembre la produzione è salita del 3,7%, dato rivisto al ribasso dalla precedente lettura di 3,8%.
L‘agenzia di rating Moody’s ha migliorato l’outlook sul debito russo a stabile da negativo, lasciando però invariato il rating a Ba1/Np, ritenendo che siano
diminuite le probabilità che l’economia russa o le sue finanze rischino ulteriori intensi shock nei prossimi 12-18 mesi.
Ubs ha annunciato un piano di riacquisto di bond senior e subordinati per circa 16 miliardi di franchi svizzeri lanciando un’offerta che scade il prossimo 15 dicembre. Il buyback riguarda 17 emissioni del gruppo svizzero di debito senior e subordinato e bond convertibili.
A seguito delle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, Alibaba Group, il colosso cinese dell’e-commerce, ha fatto sapere di non essere interessato agli asset “core” di Yahoo, ovvero quelli legati a internet, qualora il gruppo americano decidesse di venderli.
YouTube sfida Netflix e Amazon: il sito per la condivisione di video controllato da Alphabet (la holding di Google), punta a ottenere i diritti per lo streaming di serie televisive e film.
Il rame ha chiuso la seduta di ieri in rialzo, recuperando quota rispetto ai minimi di una settimana toccati il giorno prima. Un dollaro debole ha contribuito a sostenere le quotazioni mentre gli investitori rivedono il loro outlook sulle scorte globali del metallo industriale. Al Comex, divisione del New York Mercantile Exchange, il contratto del rame a marzo (il più scambiato) ha guadagnato 2,8 centesimi, l’1,4%, a quota 2,0610 dollari a pound.
I listini asiatici sono stati contagiati dalla pioggia di vendite che ha travolto anche le Borse occidentali dopo la decisione di Mario Draghi di prolungare l’acquisto di titoli di Stato ma senza aumentare l’importo degli acquisti mensili.
Borse asiatiche: Tokyo (Nikkei 225) ¬2,18% Hong Kong (Hang Seng) -0,94%, Pechino (CSI300) -1,91%,Taiwan (TAIEX) -0,68%.
Borsa di Milano +0,21%, con spread BTP-Bund a 96,796 punti base.
Le altre Borse d’Europa: Parigi -0,01%, Madrid -0,60%, Francoforte -0,19%, Londra -0,30%. L’euro vale 1,0875 dollari USA e 133,498 yen.
#occhioaldato
Il Giappone rende noto l’indice di fiducia delle famiglie di novembre.
Raffica di dati, infine, dagli Usa: produzione industriale e bilancia commerciale di ottobre; salari orari e tasso di disoccupazione di novembre.