Un nuovo attentato terroristico scuote la Turchia di Erdogan, in Europa invece si prova a fare chiarezza sulla questione Brexit, senza molti risultati.
Sguardo al mondo
Un attentato terroristico ha colpito l’aeroporto Atatürk di Istanbul facendo 36 vittime e più di 140 feriti. Le notizie sono ancora confuse ma si parla di un minimo di 3 attentatori e un massimo di 7, di cui alcuni in fuga. Il presidente turco Erdogan ha accusato Daesh (ISIS), anche se potrebbe trattarsi di una cellula di integralisti islamici non ufficialmente affiliata al califfato, il fatto è che per la prima volta non ha provato ad addossare la colpa sui militanti curdi.
In Europa non si parla di altro se non di Brexit. La spaccatura politica tra UK e Unione è ormai profonda: a Londra si sta scatenando un vespaio politico con le dimissioni di Cameron, il passo indietro –de facto- di Boris Johnson e la sfiducia di Jeremy Corbyn da parte del suo stesso partito laburista. L’Unione Europea, dal canto suo, sta facendo il possibile per non concedere al Regno Unito nessun vantaggio politico, esigendo un processo di uscita quanto mai chiaro e soprattutto rapido, chiedendo formalmente l’attivazione dell’articolo 50.
Non accenna a calmarsi la tempesta del dieselgate che vede coinvolta Volkswagen ormai su scala mondiale. L’automaker tedesco aveva inizialmente accantonato circa 5 miliardi di dollari per risolvere la questione almeno negli Stati Uniti; negli ultimi giorni, però, il costo dell’operazione sembra essere lievitato fino a 15 miliardi mentre in Europa non sono ancora state avviate azioni concrete. Insomma la casa di Wolfsburg si trova in una posizione quanto mai scomoda.
In Italia
L’Italia ha conquistato una mezza vittoria all’ONU aggiudicandosi un seggio temporaneo all’interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Si tratta di una mezza vittoria in quanto il mandato sarà spartito con l’Olanda, che ha raccolto sostanzialmente gli stessi voti.
Domani si riunisce il Comitato Nomine di UniCredit per stabilire il successore di Federico Ghizzoni alla guida del gruppo. In shortlist ci sono Massiah, Viola e Mustier, nonché Corrado Passera, ex CEO di Intesa Sanpaolo.
Economia e Mercati
Mario Draghi ha tenuto un incontro privato con i 27 delegati dell’Unione, spiegando come la situazione economica dell’Eurozona fosse tutto sommato positiva prima del referendum inglese. Ora le cose cambiano, chiaramente in peggio. La BCE ha rivisto infatti al ribasso le stime di crescita di una percentuale compresa tra lo 0,3 e lo 0,5%, troppo poco per garantire una ripresa solida per il Vecchio Continente.
In chiusura aggiunge «È tempo di affrontare la vulnerabilità delle banche, non possiamo permetterci di non farlo».
Cala la fiducia delle famiglie e delle imprese italiane. L’ha rilevato l’ISTAT su un campione di individui intervistati prima del referendum inglese (quindi avrebbero potuto essere molto peggio). È la prima volta dalla fine del 2015 che l’istituto di statistica rileva un calo simultaneo dei due indici.
Borse
Continua il rimbalzo delle Borse in seguito ai due giorni da incubo post-Brexit. Gli indici asiatici sono saliti di pari passo con i futures europei e la quotazione del petrolio, in scia ad indiscrezioni che vorrebbero gli istituti centrali alla ricerca di nuove misure di stimolo per l’economia.
Le Borse europee hanno aperto tutte in positivo, oltre l’1%.
Obbligazioni
Il rendimento del decennale italiano scende a 1,37% dopo il picco raggiunto nelle ore successive all’esito del referendum inglese. Lo spread con il titolo equivalente tedesco scende a 148 punti base.
Valute & Commodities
Gli asset difensivi come oro e Yen sono saliti. La sterlina cerca di riguadagnare un po’ di terreno nei confronti del dollaro e scambia a 1,34$. Nell’ultimo mese ha perso l’8,4%.
Risale il petrolio (+1,2%) ma continua a rimanere sotto la soglia psicologica dei 50 dollari al barile
Occhio al dato
In arrivo i dati relativi all’inflazione in Germania e Spagna.
Dall’Unione Europea in arrivo invece il dato relativo alla fiducia dei consumatori.