Cosa Succede Oggi nel Mondo?

Tensione alle stelle tra Riad e Teheran: l’Arabia Saudita, che sabato ha annunciato l’esecuzione di 47 persone indicate come “terroristi”, tra i quali uno Sheikh sciita, l’imam Nimr al Nimr, ha deciso di interrompere le relazioni diplomatiche con l’Iran. Quest’ultimo a sua volta ha promesso vendetta per l’esecuzione: “La vendetta divina si abbatterà sui politici sauditi”, ha detto la Guida suprema Ali Khamenei.

Un terremoto di magnitudo 6.7 che ha colpito oggi prima dell’alba lo stato indiano nordorientale di Manipur, tra Bangladesh e Birmania. Il primo bilancio è di almeno sei morti e 100 feriti

In Italia

“L’Italia è ripartita, siamo fuori dal pantano del 2013. Dopo anni di grigiume, il clima è decisamente cambiato”. Così il premier Matteo Renzi commenta i dati diffusi da Eurostat, secondo cui il livello della produzione industriale italiana è ancora ampiamente inferiore rispetto ai massimi pre-crisi e ha recuperato solo il 3% rispetto ai minimi toccati durante la recessione. Bene la fiducia di famiglie e imprese, concede Eurostat, ma la disoccupazione resta alta nel Belpaese: nel terzo trimestre, il tasso di disoccupazione è sceso all’11,5%, ma in Germania era al 4,5% e nel Regno Unito al 5,2%.

A Roma tornano nella norma i valori del pm10, grazie alla pioggia che ha ripulito l’aria. I dati delle centraline nella giornata del 2 gennaio mostrano tutti livelli sotto il limite di legge, fissato in 50 ug/m3.

Economia e mercati

La borsa cinese ha chiuso in forte ribasso la prima seduta del 2016: l’indice CSI300 è arrivato a toccare -7,0% in un’ora e mezzo prima dell’orario di chiusura, innescando il nuovo sistema di sospensione automatica delle contrattazioni per la tutta la giornata. In effetti, non capita spesso di vedere crollare la Borsa Cinese in questo modo:

La banca centrale ha fissato la quotazione dello yuan ai minimi da 4 anni e mezzo, mentre il sondaggio PMI Caixin/Markit sulla manifattura è sceso il mese scorso a 48,2, deludendo le attese del mercato che convergevano su una lieve ripresa a 49,0 dopo il 48,6 di novembre. La lettura è la più bassa da settembre e resta ben sotto la soglia di 50 che separa la contrazione dall’espansione.

I prezzi del petrolio sono saliti del 3% sull’onda delle tensioni tra Arabia Saudita e Iran.

Crescita oltre le attese per Singapore. Il Pil del paese asiatico è salito del 5,7% a livello annualizzato negli ultimi tre mesi dell’anno rispetto al trimestre precedente, contro attese che indicavano +1,7%. Lo ha comunicato il ministero dell’economia in una stima preliminare.

L’ammontare di debito che i governi delle maggiori economie mondiali dovranno rifinanziare nel 2016 sarà sostanzialmente in linea con lo scorso anno, ovvero intorno ai 7 trilioni di dollari per Giappone, Germania, Italia, Francia, Canada, Usa, Cina, Regno Unito più Brasile, Cina, India e Russia. Lo comunica Bloomberg, secondo cui le nazioni faticano a tagliare il deficit di budget a un terzio rispetto ai livelli toccati durante la crisi.

L’espansione dell’attività manifatturiera giapponese a dicembre è rimasta in linea con il mese precedente e i nuovi ordini hanno segnato un’accelerazionevdella crescita. L’indice finale Pmi manifattura elaborato da Markit/Nikkei il mese scorso si è attestato a 52,6 rispetto alla lettura flash di 52,5, invariato rispetto al 52,6 di novembre, massimo da marzo 2014.

Oggi a Milano debutta in Borsa Ferrari. Partecipano i vertici del gruppo e il Premier Matteo Renzi.

Riaprono i mercati per la prima seduta del 2016 con occhi puntati ancora sull’andamento delle materie prime, petrolio in primo luogo.

Borsa di Milano -2,32%, con spread BTP-Bund a 98,233 punti base.

Le altre Borse d’Europa: Parigi -2,78%, Madrid -1,93%, Francoforte -3,58%, Londra -2,02%. L’euro vale 1,092 dollari USA e 129,816 yen.

#occhioaldato

In arrivo l’indice Pmi dell’Eurozona e la stima dell’inflazione in Germania. Il Ministero dei Trasporti italiano comunica gli ultimi dati sulle immatricolazioni di autovetture.