Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha detto che “La Turchia non è matura per l’ingresso in Europa” e che non lo sarà per altri 10 anni.
Quattro persone sono state fermate a Parigi perché sospettate di voler compiere un attentato “imminente” nella capitale francese.
Il gruppo militante curdo Tak, considerato vicino al Pkk, ha annunciato che realizzerà altri attacchi contro coloro che ritiene responsabili per le operazioni di sicurezza nel sud-est del Paese a maggioranza curda.
Intanto oggi i leader europei e il primo ministro turco Ahmet Davutoglu si incontreranno oggi e domani aBruxelles per discutere un piano per la gestione dei migranti.
In Italia
Oggi si tiene il Consiglio Generale di Confindustria, in cui i candidati alla presidenza presenteranno i loro programmi.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto che per risollevare l’economia italiana “non può essere sufficiente uno stimolo di natura monetaria. Occorre mettere più soldi nelle tasche, abbassando le tasse”.
Economia e Mercati
La Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi come da attese allo 0,25-0,50%, livello raggiunto con il rialzo di dicembre. La Banca Centrale ha segnalato che il moderato miglioramento della situazione economica e la “forte crescita occupazionale” Usa le consentiranno di proseguire nelle strette sui tassi, per quanto a ritmo rallentato rispetto alle attese precedenti. In particolare, al momento la Fed prevede due rialzi dei tassi nel corso del 2016. Il mercato invece stima un solo aumento dei tassi entro fine 2016.
Oggi tocca alla Bank of England esprimersi sulle prossime mosse di politica monetaria. Anche in questo caso ci si aspetta che l’istituto centrale lasci invariati i tassi.
Esportazioni giapponesi in calo per il quinto mese consecutivo in febbraio. Nonostante una ripresa dell’export verso la Cina, il dato complessivo del mese scorso fa segnare un calo del 4% su anno, oltre le stime degli economisti, fissate a -3,1%.
La borsa di Tokyo ha concluso in leggero calo, mentre i listini della regione Asia-Pacifico hanno guadagnato terreno e Wall Street ha toccato i massimi dall’inizio dell’anno dopo la decisione della Fed di lasciare invariati i tassi e ridurre il numero di aumenti dei tassi di interesse previsti nel 2016. Ben impostate anche le borse europee, che hanno aperto la giornata di contrattazioni in rialzo
Nelle prime contrattazioni di questa mattina, lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi resta stabilmente basso a 102 punti, mentre calano i rendimenti. Il tasso del decennale è all’1,26%. Il differenziale Bonos/Bund è stabile a 119 punti per un tasso dell’1,44%.
Value Commodities
Il dollaro si conferma debole dopo il calo subito ieri in scia al messaggio complessivamente accomodante della Fed, mentre lo yen si è rafforzato.
Il controtendenza lo yuan cinese, sceso ai minimi degli ultimi 15 mesi rispetto a un paniere di valute dopo che la banca centrale ha alzato meno delle attese il fixing, scatenando la speculazione secondo cui la Cina starebbe tentando di limitare l’apprezzamento della propria valuta nei confronti del dollaro. Nel dettaglio l’autorità monetaria ha alzato il tasso di riferimento giornaliero dello 0,32%.
Il prezzo del petrolio segna un forte rialzo dopo la convocazione ad aprile di un vertice dei produttori a Doha, al quale parteciperà anche l’Iran. A spingere in alto le quotazioni contribuisce anche la crescita inferiore alle attese delle scorte settimanali Usa.
Occhio al dato
In Italia, Istat comunica i dati sul commercio estero e i prezzi all’import di gennaio e i dati sulla produzione delle costruzioni a gennaio.
In Grecia arriva il tasso di disoccupazione relativo al 4° trimestre.
In Portogallo atteso il dato sulle partite correnti a gennaio.
A livello di zona euro, occhio alla bilancia commerciale di gennaio e all’inflazione finale a febbraio.
Dagli Usa arrivano le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, le partite correnti del 4° trimestre e l’indice della Fed di Filadelfia a marzo. Occhio anche al leading indicator di febbraio.