I satelliti Landsat della Nasa, una costellazione di satelliti per telerilevamento, ci mandano dal 1972 ogni giorno migliaia di immagini. Niente di più facile di fare piccoli video di zone a rischio della nostra Terra per vedere i cambiamenti naturali e artificiali avvenuti sulla superficie terrestre e per studiare l’ambiente e le risorse. Ogni frame di questi timelapse è costruito da un anno di dati, constituti da fotogrammi di 1.7-terapixel con una risoluzione a 30 metri. La risoluzione spaziale del Landsat-7, l’ultimo satellite messo in orbita, è addirittura in pancromatico di 15 metri. Ha la possibilità di acquisire e trasmettere a terra fino a 532 immagini al giorno.
LAS VEGAS, NEVADA
L’area metropolitana di Las Vegas, che comprende tutta la contea di Clark, è quella a più forte crescita demografica negli Stati Uniti: nel 2010, secondo l’ultimo censimento, era abitata da circa 1.950.000 persone. Si trova a circa 270,5 miglia (435,2 km) a nord-est da Los Angeles.
DEFORESTAZIONE DELL’AMAZZONIA, BRASILE
La Foresta Amazzonica è una foresta equatoriale nel Bacino dell’Amazzonia in Sud America. L’area conosciuta supera i 7 milioni di km² (circa 1,75 miliardi di acri), anche se la zona boschiva ne occupa circa 5,5 milioni. La foresta è situata per circa il 65% del territorio in Brasile, ma si estende anche in Colombia, Perù, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana Francese.
MINIERA DI CARBONE, WYOMING
Cambria è stato un centro minerario nelle Black Hills (Colline Nere) a ovest dello stato del Wyoming negli Stati Uniti. Fu abitato per circa 40 anni dalla fine dell’800 fino agli anni ’20 del secolo scorso da minatori emigranti provenienti in numero consistente dall’Italia, in particolare dal Trentino. Con l’esaurimento delle vene di carbone e per altri motivi economici le miniere vennero abbandonate, i minatori se ne andarono e l’intera località, di proprietà privata, fu abbandonata e poi scomparve anche il centro abitato, divenendo così una città fantasma. L’insediamento si trova nel territorio della cittadina di Newcastle. A ricordo è stato eretto un “Park Memorial” nella valle del Salt Creek visibile dall’autostrada n. 85.
RITIRATA DEI GHIACCHIAI, COLUMBIA
Nel parco provinciale Garibaldi della Columbia Britannica sud-occidentale, oltre 505 km², vale a dire il 26% del parco, era coperto dal ghiacciaio all’inizio del XVIII secolo. La coltre glaciale diminuì a 297 km² nel 1987–1988 e a 245 km² nel 2005, ovvero il 50% dell’area del 1850. I 50 km² persi negli ultimi 20 anni coincidono con il bilancio di massa negativo nella regione. Durante questo periodo tutti i 9 ghiacciai esaminati si sono ritirati in modo significativo.
IRRIGAZIONE, ARABIA SAUDITA
Un campo di grano nel mezzo del deserto dell’Arabia Saudita viene innaffiato con un sistema di irrigazione mobile ad aspersione. Trovare terra e acqua a sufficienza per sostenere l’alimentazione di 7 miliardi di persone non è sempre facile: molte nazioni, come l’Arabia Saudita, hanno cominciato a sfruttare il potenziale agricolo dei deserti. Grazie all’uso di tecnologie e metodi di irrigazione moderni (per quanto poco lungimiranti), zone desertiche completamente spoglie si trasformano in oasi verdi.
ESPANSIONE COSTIERA, DUBAI
Dubai ha la più grande popolazione ed è il secondo più grande emirato per area dopo Abu Dhabi. Dubai e Abu Dhabi, secondo la legislazione nazionale, sono inoltre gli unici due emirati ad avere potere di veto riguardo a questioni critiche di rilevanza nazionale. La prima menzione scritta di Dubai risale al 1095, mentre il più antico insediamento noto come città risale al 1799. Dubai fu formalmente istituito all’inizio del XIX secolo dal clan di Bani Yas, e rimase sotto il controllo del clan fino a che nel 1892 il Regno Unito non assunse la tutela di Dubai. La sua collocazione geografica lo rese un importante centro per il commercio e il suo porto ha iniziato a svilupparsi dall’inizio del XX secolo. È una delle città più moderne e cosmopolite del mondo.
LA RITIRATA DEL LAGO URMIA, IRAN
Il lago di Urmia è un lago salato endoreico situato tra le regioni iraniane dell’Azerbaijan orientale e dell’Azerbaijan occidentale, a occidente del Mar Caspio. È il maggiore dei laghi interni dell’Iran, con una superficie di circa 5.200 km². Nel periodo di piena misura circa 140 km in lunghezza e 55 km in larghezza e ha una profondità massima di 16 m. Il lago prende il nome dalla città di Urmia, che in siriaco significava “città dell’acqua”. A causa del tasso di evaporazione elevato (da 600 mm a 1.000 mm all’anno), il lago di Urmia è in continua fase di restringimento. Le sue acque sono considerate curative, specialmente contro i reumatismi. Il lago di Urmia è stato dichiarato dall’UNESCO riserva della biosfera nel 1976.
RITIRATA DEL LAGO ARAL, KAZAKISTAN/UZBEKISTAN
Il nome deriva dal chirghiso “Aral Denghiz”, che significa “mare delle isole”, a causa delle numerose isole che erano presenti nei pressi della costa orientale. Il lago d’Aral è vittima di uno dei più gravi disastri ambientali provocati dall’uomo. L’evento è stato tra l’altro definito dal politico statunitense Al Gore, nel suo libro “Earth in the balance”, come il “più grave nella storia dell’umanità”. Originariamente, infatti, il lago era ampio all’incirca 68.000 km², ma dal 1960 il volume e la sua superficie sono diminuiti: nel 2007 il lago era ridotto al 10% della dimensione originaria. A causa della sua posizione geografica (si trova al centro dell’arido bassopiano turanico) è soggetto a una forte evaporazione che non è più compensata dalle acque degli immissari, sfruttati dai consorzi agricoli.
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