C’è un dato almeno simpatico che può far sorridere dopo l’eliminazione dell’Italia dal mondiale, e dopo l’ormai già famoso morso di Suarez al difensore italiano Chiellini.
Era il lontano 1492 quando le caravelle capitanate dal comandante italiano Cristoforo Colombo toccarono per la prima volta le isole dei Caraibi, e si imbatterono in una popolazione che praticava… il cannibalismo. Il termine cannibalismo deriva, infatti, dallo spagnolo Canìbales, nome con cui vennero nominate quelle popolazione delle “Indie Occidentali” che abitavano allora le Antille Minori, e che fino al XVII secolo occuparono gli immaginari delle storie più lugubri e macabre del Vecchio Continente. Ma quanto ne sappiamo effettivamente di questo fenomeno? Ecco alcune curiosità.
Dove è nato il cannibalismo?
Il Cannibalismo è nato milioni di anni fa quando l’Homo antecessor, considerato il collegamento tra l’uomo di Neanderthal e Sapiens, lo praticava per fini nutrizionali. Segni che possono ricondurre alla pratica del cannibalismo sono stati riscontrati nei reperti archeologici umani rinvenuti in Croazia, come crani fracassati e aperti a martellate e segni di corpi bruciati, come se arrostiti sopra il fuoco. Evidenze simili sono state rinvenute in tutto il mondo, dall’Africa all’Australia al Medio Oriente.