In tutte le commedie romantiche che si rispettino esiste una scena in cui la nostra Lei, triste ed abbattuta perché la storia con quello che crede essere l’uomo della sua vita non sta funzionando, si ritrova immancabilmente sul divano a guardare la televisione ed ingozzarsi di gelato. Esistono numerosi studi che tentano di spiegare la relazione tra il nostro umore e il cibo che desideriamo.
Per fare un esempio citiamo Meryl Gardner, professoressa di Marketing presso l’Università del Delaware, che era interessata a scoprire perché quando siamo di buon umore preferiamo mangiare cibi sani e quando siamo di umore scarso preferiamo il cosiddetto cibo spazzatura. Dopo aver analizzato il comportamento di centinaia di persone, la dottoressa e il suo team hanno concluso che è la differente percezione temporale che abbiamo, a seconda dell’umore, a determinare il cibo preferito. In particolare, se il nostro umore è ottimo tenderemo a desiderare maggiormente cibi sani che ci possano portare benefici di più alto livello, come l’essere in forma, perché daremo più valore al futuro e considereremo il nutrimento una conditio sine qua non. Al contrario, se siamo giù di tono preferiremo il cibo spazzatura perché avremo una visione temporale “limitata” e cercheremo benefici di più basso livello.