Donne e Peli: Battaglia Femminista o Tendenza 2.0?

Può un semplice braccio alzato destare scalpore? Assolutamente si. In principio fu un’icona internazionale di bellezza come l’italianissima Loren che negli anni ’50 a Venezia venne immortalata in un celebre scatto col braccio sollevato, foto che fece il giro del mondo. Nel 1999  toccò a Julia Roberts che alla prima di Notting Hill sconvolse i fotografi attorno al red carpet. Nel 2014 è bastato uno scatto intitolato “Long hair..don’t care!”, dal profilo Instagram della provocatrice per eccellenza: miss Ciccone, in arte Madonna. Si, stiamo parlando di peli. Di peli femminili, per la precisione. Il dibattito tra chi sostiene la bellezza naturale e chi grida al cattivo gusto, è reale, è forte, e nel 2014 è ancora aperto.

C’è chi spende interi stipendi in cerette, creme, lamette e luce pulsata, dedicando le proprie giornate a questa pratica, e chi del pelo in vista ha fatto un vero e proprio marchio di fabbrica, facendo tremare le estetiste di tutto il mondo. In realtà, nonostante una società che ha sempre favorito una bellezza liscia, fine e perfetta, l’abolizione della depilazione è sempre stata una pratica incoraggiata dai movimenti femministi: un gesto che aveva l’obiettivo di rivendicare la parità tra i sessi, eliminando il divario tra uomini (pelosi e fieri) e donne.

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Negli ultimissimi anni sono aumentate le donne che per pigrizia o convinzione hanno abbracciato questa pratica, e sostenuto istituzioni e soggetti controcorrente. Basti pensare a Ben Hopper, amatissimo fotografo che ha scelto come soggetti del suo progetto “Natural Beauty”, un gruppo di bellissime modelle che mostrano fiere l’ascella selvaggia. Nella moda, impossibile non citare il brand American Apparel, famoso per campagne ed iniziatiche shock, che ha sorpreso la sua clientela di New York, dotando i manichini dei negozi di peli pubici. Che sia stata una mossa pubblicitaria, o un segnale femminista, l’idea è piaciuta tantissimo ed è stata premiata dai fans del marchio. Singole iniziative a parte, dal 2010 si è formato un vero e proprio movimento che prende il nome di “Hairy Legs Club”, ovvero il Club delle Gambe Pelose, un Tumblr che raccoglie foto di migliaia di donne che hanno totalmente eliminato la depilazione. La maggior parte dei commenti che si trovano sotto le foto sono dichiarazioni di appagamento e gioia, di amore nei confronti del proprio corpo e sfida nei confronti della società. Ognuna di loro ha una motivazione, una storia, un percorso difficile di accettazione alle spalle, ma tutte (e questa è la cosa che lascia di stucco) sostengono che il loro modo di vivere la propria femminilità non abbia MAI condizionato il rapporto con l’altro sesso, anzi.

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Ribellione nei confronti degli stereotipi di bellezza, battaglia femminista 2.0, movimento culturale o semplicemente moda? Ai posteri l’ardua sentenza. Guardando la pagina http://hairylegsclub.tumblr.com/ sorge spontanea e innocua riflessione: se ciò che viene rivendicato è la possibilità di scegliere come vivere il proprio corpo, per quale motivo la maggior parte dei partecipanti al club non rivela la propria identità e non mostra mai il viso? Una battaglia combattuta silenziosamente sotto i jeans è una battaglia che può cambiare la società?

E se l’emancipazione non fosse un gesto forzato, ma solo la naturale e dovuta libertà del soggetto? Viene da pensare che se così fosse, se avessimo davvero finalmente raggiunto questa libertà e la forza di distaccarci dalla società e dalle sue regole, allora non saremmo qui a giudicare nè chi si fa crescere i peli nè chi spende soldi ed energie per depilarsi completamente.