Oro e mattone, investimenti sicuri. Una certezza granitica, quasi un mantra; un assioma, ripetuto tipicamente nei salotti di casa, così come in quelli dell’alta finanza, dove da tempo si è capito come, con simili sicurezze, sia meglio non scherzare. Al mattone ha pensato ciclicamente la crisi della casa a sgonfiare quello che resta ancora oggi un credo di solidità fideistico, ma si può dire lo stesso per l’oro?
Le ultime settimane dovrebbero suggerire che sì, farsi qualche domanda sulla solidità del prezioso metallo sarebbe quantomai opportuno. “In un mondo sempre più virtuale, il valore di una merce fisica come l’oro, usato come riserva di valore, è in calo” dice Scott Nations, presidente e CEO di NationsShares, vera e propria “scatola nera” della CNBC asiatica. Basta questa considerazione a spiegare il crollo del 3,35% del prezioso metallo nelle ultime settimane? Decisamente no, specie se consideriamo cosa hanno rappresentato per gli USA le ultime settimane.