Le armi chimiche rappresentano una delle minacce più importanti della nostra epoca, spesso protagoniste di molte guerre, partendo dal primo conflitto mondiale fino ad arrivare all’attuale guerra in Iraq passando per l’attacco terroristico nella metropolitana di Tokyo del 1995 e per l’uso del sarin (un potente gas nervino) nello scontro siriano nell’agosto 2013.
Dalla prima guerra mondiale in poi, lo sviluppo delle armi chimiche ha seguito quattro principali direzioni: ricerca di aggressivi chimici nuovi e sempre più letali; ricerca di metodi di dispersione più efficienti; ricerca di mezzi di difesa più affidabili; ricerca di mezzi più sensibili e accurati per l’individuazione degli agenti chimici.
Ciò che le rende così spaventose, infatti, sono le proprietà tossiche che vengono utilizzate partendo da alcune sostanze chimiche, e che sono in grado di uccide, ferire o comunque mettere fuori combattimento. Molte riescono a neutralizzare l’effetto di maschere antigas provocando grosse lesioni alla pelle; altre, definite persistenti, riescono ad estendere i propri effetti nel tempo.