Ecco Crevit, “Moneta” Complementare Che Punta a Far Ripartire L’Economia Reale

“Il valore della proposta risiede nella possibilità che in questo modo sia le imprese sia le famiglie hanno la possibilità di difendersi dall’assenza di credito bancario e dall’abbassamento delle disponibilità di spesa ricorrendo a uno strumento monetario che consente di difendersi dalla crisi nel breve medio termine. Si tratta di una sorta di moneta locale fondata sulla fiducia e sulla reciprocità che esalta la coesione sociale e anche per questo va incoraggiata”. I fondatori di Crevit sembrano avere imparato la lezione del professor Giulio Sapelli (storico ed economista, Ordinario di Storia Economica presso l’Università degli studi di Milano).

Se la stretta creditizia non dà tregua, infatti, piccole e medie imprese aguzzano l’ingegno tra vecchie pratiche e innovazioni del sistema di business. Cos’è Crevit? Un’unità di conto, denominata “moneta” complementare per universalità di comprensione, che si propone come opportunità di credito e di maggiore immediata liquidità per aziende e privati. Si tratta di Crevit che si propone di favorire: il ritorno all’economia reale; il risparmio di costi e di liquidità; la crescita del potere d’acquisto; una maggior semplicità e rapidità di scambi di beni e servizi; la nascita di un circolo virtuoso di vendite/acquisti a tutti i livelli.

Crevit non è convertibile in denaro ed è utilizzabile solo all’interno del Circuito tra aderenti titolari di Conto Crevit. “1 Crevit” ha valore convenzionale di “1 Euro”. «E’ un progetto etico – fanno sapere i fondatori – in quanto si propone di favorire la sostenibilità economico-sociale in forma trasparente, che non si contrappone in alcun modo al sistema bancario ma lo integra “dal basso” con l’obiettivo di intervenire attivamente nella crisi economica aiutando concretamente privati ed aziende a ridurre le crisi di liquidità, le eccessive dilazioni di pagamento, le insolvenze.  Per contribuire ad una rapida rinascita dell’economia reale».