Ricercatori sono pronti ad affermare che l’AIDS – sindrome da immunodeficienza acquisita – ha origini in Africa centrale. Il primo caso del virus è stato riscontrato a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo nel 1920.
Lo dice uno studio pubblicato ieri sulla rivista scientifica Science. La scoperta, che è stata riportata anche dal Time, va a scontrarsi con la precedente che è stata invece identificata ben prima, addirittura sessant’anni indietro, nel 1980.
Il report attribuisce la diffusione della malattia alla rapida espansione della popolazione mondiale, al boom della commercializzazione del sesso e all’utilizzo degli aghi non sterilizzati nelle cliniche mediche. “Il secondo aspetto interessante della scoperta riguarda i mezzi di trasporto che hanno permesso alle persone di muoversi in un paese di grandi dimensioni come questo”, dice uno dei ricercatori, Oliver Pybus, alla BBC. Verso la fine del 1940 – continua il report – gli africani utilizzavano le ferrovie di Kinshasa per spostarsi in lungo e in largo. E questo ha portato la malattia a diffondersi anche più rapidamente.
Da quando il virus ha “goduto” di visibilità globale negli anni ’80, l’AIDS ha affetto più di settantacinque milioni di persone.