Ormai è una realtà, una prassi consolidata: l’acquisto online è per tutti, nativi digitali e non, e per tutto, dall’accessorio di moda al biglietto del treno, passando per i più svariati prodotti alimentari. Ma se per un consumatore qualunque lo shopping online è ormai quasi pura routine, per le imprese invece quale valenza ha assunto?
Handelsblatt prova a rispondere. E lo fa citando Heiko Rumpl (in foto), responsabile dell’e-business (l’integrazione dei processi e sistemi gestionali-aziendali nell’ambiente digitale) presso Brammer, azienda fornitrice di prodotti quali motori di trasmissione e guarnizioni. L’impresa – che tra gli altri rifornisce Bosch, Continental e Coca-Cola – dal 2006 ricorre al network online Ariba, il cui meccanismo di funzionamento non è poi così distante da quello di Amazon ed Ebay. Una differenza evidente rispetto ai due famosi siti di e-commerce riguarda però la massa critica, cioè il volume di operazioni che viene sviluppato. Come sottolinea Rumpl, infatti, l’uso di Ariba è ancora residuale (basti pensare che solo per il 5% dei clienti di Bremmer si fa ricorso a questa piattaforma per la presa in consegna degli ordini d’acquisto).