Ecco Perché Tuo Fratello è Più Intelligente di Te

I primogeniti, nella media, sono più intelligenti. Fino a poco tempo fa, questa sarebbe stata un’affermazione buttata lì, infondata e contestabile. Ora, invece, grazie al lavoro di Peter Kristensen, questo il nome del ricercatore (tra l’altro, secondogenito), non ci sono più dubbi: i fratelli maggiori “surclassano” i minori in quanto a quoziente intellettivo. Dopo aver analizzato i test di intelligenza condotti su un campione di 250 mila maschi tra i 18 e i 20 anni, si è potuto verificare che i valori dei QI diminuiscono con il diminuire dell’ordine di nascita. Mediamente, tra i primogeniti ed i loro fratelli più giovani vi è una differenza di 2,3 punti.

Ma come è possibile che questo accada sistematicamente in quasi tutte le famiglie analizzate? Secondo Kristensen, i figli minori non sono meno dotati, non hanno carenze derivanti da difetti di nascita o cose simili; il punto è un altro: i genitori dedicano ai loro primogeniti un investimento maggiore in termini di tempo, cure ed attenzioni. Questo perché il primo arrivato pone i genitori di fronte a situazioni e problemi nuovi, che stimolano l’istinto materno/paterno di chi li accudisce. Queste situazioni si ripeteranno molto probabilmente con i fratelli minori; tuttavia, i genitori avranno ormai imparato come affrontarle e sapranno cavarsela senza troppa fatica. I dati dei test confermano questa ipotesi: si è riscontrato, infatti, che i figli nati per secondi o terzi, all’interno di famiglie che avevano disgraziatamente perso il primogenito o i primi due, risultano in media più intelligenti dei primogeniti di una famiglia “normale”.

La differenza, quindi, sta tutta nell’educazione e nelle attenzioni che riceviamo. Il divario si accentua notevolmente nelle famiglie numerose, dove la differenza tra i QI del primo e dell’ultimo può arrivare addirittura a 3 punti.

Come tutte le teorie che si rispettino, poi, c’è anche un’eccezione che conferma la regola: una bambina inglese, ultima di 5 figli, ha suscitato l’interesse del “Mensa” (associazione internazionale che riunisce gli individui con più alto QI). Georgia, questo il nome del piccolo genietto, all’apparenza sembra una bambina come tutte le altre ma il suo QI è di 152, pari a quello del fisico Stephen Hawking. A due anni sapeva contare, distinguere le sfumature tra i colori e stava già imparando una seconda lingua. Nel suo caso, le carenze di attenzioni dei genitori sono state sostituite, evidentemente con successo, dall’ambiente ricco di stimoli creatole attorno dai fratelli maggiori, che le hanno fornito tutti gli strumenti necessari per accrescere la sua curiosità e stuzzicare il suo intelletto.

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