Solo la Serbia peggio dell’Italia per il sovraffollamento delle carceri. Questa è la preoccupante situazione che emerge dal rapporto 2012 stilato dal Consiglio d’Europa, a conferma della persistente incapacita’ del nostro Stato di garantire i diritti elementari dei reclusi in attesa di giudizio e in esecuzione di pena.
Ad un anno dalla sentenza Torregiani con cui la Corte di Strasburgo condannava il nostro sistema penitenziario in violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani che vieta la tortura o il trattamento disumano o degradante, l’Italia si posiziona ancora una volta all’apice della classifica con uno dei rapporti più alti tra numero di detenuti e capienza massima delle strutture carcerarie.
Malgrado la recente legge “sfolla carceri” 199/2010 che, dalla sua entrata in vigore, ha permesso la scarcerazione e la detenzione domiciliare di oltre 12 mila detenuti, l’Italia nel 2012, con 66.271 detenuti e 45.568 posti disponibili, registrava 145 carcerati per ogni 100 posti. Un gradino sopra l’Italia soltanto la Serbia, con un rapporto di quasi 160 detenuti per ogni 100 posti.