Entro il 2025, le banche europee rischiano di perdere il 20% dei ricavi provenienti dai pagamenti

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Secondo lo studio di Accenture “Banking Pulse Survey: Two Ways To Win”, per le banche europee è a rischio il 20% circa dei ricavi provenienti dai pagamenti, messo in pericolo dalla crescita delle transazioni digitali e della concorrenza di altri player nel mercato dei pagamenti, che diventano sempre più istantanei, invisibili e senza commissioni. A livello globale la percentuale dei ricavi a rischio è del 15%, pari 280 miliardi di dollari.

In Europa, i ricavi provenienti dai pagamenti cresceranno a un tasso annuo del 3.4% entro il 2025. Solo le banche che sapranno evolvere i propri modelli di business adottando le tecnologie più avanzate e concentrandosi sull’offerta di servizi a valore aggiunto per i clienti, si aggiudicheranno una quota di questa crescita incrementale dei ricavi.

A livello globale, invece, ci si aspetta una crescita annua dei pagamenti del 5.5% – da 1.5 a 2 trilioni di dollari – che aprirà un’opportunità di 500 miliardi in termini di valore potenziale.

“Il mondo dei pagamenti è in profonda trasformazione: non solo vediamo una adozione sempre maggiore dei pagamenti digitali, ma sono in atto anche molteplici cambiamenti sia da un punto di vista regolamentare che tecnologico e competitivo. Questo porterà ad una sostanziale erosione del business, soprattutto da parte dei nuovi player con modelli operativi estremamente agili e in grado di offrire customer experience in linea con le nuove esigenze dei clienti” ha commentato Massimiliano Colangelo, Responsabile Banking di Accenture Italia. “E’ un mercato, però, che rimane molto interessante: non solo per il suo valore – che in Italia, è di circa 4 miliardi l’anno (issuing e acquiring) – ma anche perché è un canale di importanza cruciale per presidiare la relazione tra le banche e i propri clienti. Di fatto, le esperienze di pagamento restano l’occasione di contatto più rilevante in termini di frequenza e offrono l’opportunità di essere integrate da servizi a valore aggiunto quali offerte di consulenza alla spesa, di credito ed assicurazione istantanee. Per questo sono convinto che le banche dovranno lavorare su due fronti: difendere la redditività del servizio, raggiungendo livelli di efficienza che solo l’economia di scala e l’utilizzo di un crescente livello di automazione delle operations possono garantire. Inoltre, dovranno diventare sempre più rilevanti per il cliente, migliorandone l’esperienza e ideando nuovi servizi abilitati dalle nuove tecnologie e dalle nuove normative (come la PSD2). Le banche dovranno, quindi, potenziare alcune competenze propedeutiche a questa evoluzione, quali l’analisi di grandi moli di dati, il presidio della sicurezza e la gestione di un numero esponenziale di servizi che, disponibili tramite API, sarà necessario integrare nel proprio modello operativo. Altro fattore critico di successo è l’essere in grado di impostare una strategia di collaborazione volta ad arricchire la propria offerta, anche aggregando i servizi più innovativi messi a disposizione da una rete selezionata di nuovi partner e fintech.”

Nei prossimi sei anni, sempre secondo lo studio, le banche europee dovranno affrontare ulteriori pressioni sia sulle commissioni legate alle carte di pagamento, sia sulle entrate provenienti dalle transazioni. Questo avverrà, da un lato, perché i pagamenti senza commissioni metteranno a rischio il 15.5% degli introiti generati da questo canale (a livello globale la percentuale è dell’8%). Inoltre, la concorrenza dei player non bancari nel settore dei pagamenti invisibili, dove le transazioni vengono effettuate in un “portafoglio virtuale” su una app o un dispositivo mobile, metterà a rischio il 3,4% dei ricavi delle banche europee (3.9% nel mondo). Infine, la sostituzione delle carte con i pagamenti istantanei minaccerà un ulteriore 1,8% dei ricavi (2.7% nel mondo). Con i pagamenti istantanei, che trasferiscono il denaro in tempo reale, le banche, infatti, ricavano pochi interessi, se non nessuno.

Lo studio “Banking Pulse Survey: Two Ways To Win” si basa su un modello di analisi dei rischi sui ricavi sviluppato da Accenture, per misurare le nuove abitudini di pagamento dei consumatori, l’evoluzione nei comportamenti dei commercianti e il cambiamento tecnologico e legislativo.

INDAGINE SUI TOP MANAGER A LIVELLO GLOBALE

Ad integrazione dello studio, Accenture ha realizzato anche un’indagine che ha analizzato le opinioni dei top manager del settore bancario a livello globale. La survey ha evidenziato che il mercato è consapevole delle grandi sfide poste dalle nuove tecnologie nell’area dei pagamenti. Più di due terzi (71%) dei top manager bancari concordano sul fatto che i pagamenti stiano diventando gratuiti; quasi tre quarti di essi (73%) ritiene che la maggior parte dei pagamenti siano già invisibili o lo diventeranno nei prossimi 12 mesi; e un numero ancora più alto (78%) ha dichiarato che i pagamenti sono già istantanei o lo saranno nei prossimi 12 mesi.

“Il boom digitale imporrà alle banche un ripensamento radicale della composizione delle loro fonti di ricavo”, ha commentato Alan McIntyre, che guida la divisione Banking di Accenture a livello globale. “I canali che una volta fruttavano alle banche miliardi di dollari cesseranno di esistere. Per avere successo in futuro, le banche dovranno sviluppare nuovi modelli di business digitali su vasta scala, dove la nuova norma saranno i pagamenti tramite “un clic”, e dovranno focalizzarsi sull’offerta di esperienze per i clienti sicure, convenienti e semplificate.”

In risposta a queste cruciali sfide del mercato, quasi quattro su cinque degli intervistati (18%) hanno affermato che la priorità assoluta per la banca è quella di garantire la massima sicurezza nelle operazioni di pagamento retail. Quasi un quarto (22%) ha citato l’intelligenza artificiale, la robotica, l’apprendimento automatico e i nuovi hub dei pagamenti come funzionalità tecnologiche chiave, che saranno necessarie per adattare i sistemi centrali a flussi di pagamento continui e ad alta velocità.

L’indagine Accenture 2019 Global Payments Survey

L’indagine condotta online da Accenture ha coinvolto 240 top manager nel settore dei pagamenti retail e corporate a livello globale, nelle più grandi banche dei seguenti paesi: Italia, Australia, Brasile, Canada, Cina (continentale e Hong Kong), Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, India, Indonesia, Giappone, Malesia, Messico, Norvegia, Singapore, Spagna, Svezia, Tailandia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti. L’indagine è stata condotta tra il 14 febbraio e il 10 marzo 2019. Il margine di errore complessivo è di +/- 1,55% sul valore mediano di un livello di confidenza del 95%.