Equity Crowdfunding: Chi Ben Comincia…

“Once in a life time, we praise the regulators”: la Consob ha emesso il regolamento sull’ “equity crowdfunding”, la raccolta on-line di capitale destinato al sostegno delle nuove iniziative innovative, le “start-up”; sono 39 le piattaforme in Italia (erano 16 nel novembre 2012); nel 2012 sono stati raccolti 2.7 miliardi di dollari nel mondo (di cui 1.4 miliardi nella forma di donazioni). Un fenomeno in forte crescita perché è in forte crescita la voglia di fare impresa da parte di giovani (e non solo giovani) che vogliono misurarsi con il posto più bello che c’è: il mondo dei beni e dei servizi reali, la competizione ad armi pari, il confronto con chi corre la tua stessa corsa.

Il regolamento Consob arriva per primo nel mondo, e per questo “..we praise”; ed è un regolamento benvenuto dagli operatori nazionali che lo trovano adatto ad esigenze ed attese del mercato, delle iniziative che chiedono capitale, degli operatori e degli investitori. Si parte con l’istituzione del registro degli operatori, con una sezione per banche ed investitori istituzionali; le regole di funzionamento dei portali sono semplici e garantiscono trasparenza ed informazione; la raccolta del capitale attraverso i canali “web-based” è rapida e tutela gli investitori. I limiti di investimento (che vorremmo veder più alti) sono semplici: 500 euro per ogni iniziativa con un massimo di 1.000 euro sull’arco di 1 anno per i privati, mentre per le società di capitali i limiti sono 5.000 per investimento e 10.000 sull’arco di un annuo.

Tutti contenti: ora tocca ai giovani talenti farsi avanti, e lo faranno; la conoscenza porta a ricadute positive nella ricerca, una buona ricerca porta ad iniziative imprenditoriali, spesso di successo, sempre di soddisfazione. Si vive e lavora anche per il piacere di dire: “l’ho fatto io!”.

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