Europa Creativa, il Programma Europeo per la Cultura

Europa creativa è il programma per il sostegno alla cultura e alla creatività appena approvato dalla Commissione e dal Parlamento Europeo e che entrerà in vigore nel gennaio 2014: grazie a 1,46 miliardi di euro stanziati dall’UE, verranno sostenute migliaia di organizzazioni e operatori culturali nei più disparati settori, dal cinema allo spettacolo, dalle belle arti all’editoria, alla TV, alla musica fino ai videogiochi. Orgoglio per noi italiani è il fatto che la relatrice di questo programma sia l’europarlamentare italiana Silvia Costa.

Per il 2014, sono già stati stanziati 170 milioni e le prime calls partiranno dal 10 dicembre di quest’anno. Questo investimento sulla cultura e la creatività europea rispecchia due strategie: da un lato offrire un contributo concreto all’occupazione, poiché studi specifici mostrano che ai settori culturali e creativi è attribuibile una buona percentuale del PIL e dell’occupazione europei (circa il 5% del PIL e più di 8 milioni di posti di lavoro); dall’altro, l’Europa è anche il leader mondiale nelle esportazioni di prodotti delle industrie creative.

La politica culturale è un settore orizzontale di crescita e sviluppo, ma le sfide che si trova ad affrontare sono tante, come, ad esempio, il difficile accesso al credito, la frammentazione del mercato unico, il calo della partecipazione all’offerta culturale.

Per quanto riguarda l’accesso al credito, un aiuto sostanziale sarà concesso da un nuovo modello di garanzia finanziaria gestito dal Fondo europeo per gli investimenti per le piccole imprese, che potranno accedere a prestiti bancari per un totale di 750 milioni di euro. Un focus speciale sarà dato alla digitalizzazione, opportunità unica per aumentare i posti di lavoro e la mobilità, al fine di sopperire alla frammentazione culturale. L’Europa possiede tradizioni culturali e lingue diverse: 24 lingue ufficiali, 3 alfabeti e circa 60 lingue regionali e minoritarie riconosciute compongono il grande arazzo del nostro continente, ma creano difficoltà di comprensione per un pubblico straniero.

Per fermare e invertire il calo dell’audience, l’Europa ha deciso di promuovere politiche sull’offerta ma anche sulla domanda: far crescere il pubblico attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale condiviso e, allo stesso tempo, della diversità culturale. Europa creativa sosterrà quindi 5 premi UE: per la conservazione del patrimonio culturale, per l’architettura contemporanea, per la letteratura, i Border Breakers Awards, il MEDIA, e l’organizzazione delle Capitali europee della cultura, il Marchio del patrimonio europeo e le Giornate europee del patrimonio. La dote budgetaria indicativa sarà divisa in questo modo: 15% per l’aspetto intersettoriale, 30% per la Cultura e 55% per i media, cioè per la produzione e distribuzione di prodotti audiovisivi.