Negli ultimi anni la parola “network” è stata l’idea di base per la nascita di colossi come Facebook e Twitter, che ne hanno radicalmente cambiato il significato nel corso del tempo. Che tutto questo stia per accadere di nuovo?
Ne parliamo con Lorenzo Butturini, startupper a FlashBeing, che dai suoi fondatori viene chiamato il primo “real network”.
Cosa è FlashBeing? Cosa è un real network?
FlashBeing non è un real o social network, ma un acceleratore della rete, che al suo interno include delle funzioni per socializzare con gli altri membri della rete. Il primo obiettivo di FlashBeing è quello di velocizzare la navigazione in internet riunendo più servizi in un unico portale, cercando di prevedere i comportamenti dell’utente e pre-caricandogli i contenuti ancora prima che questo li richieda. È stato fortemente frainteso dalla stampa dopo al lancio, che lo ha spesso considerato un social network, paragonandolo a Facebook e Twitter, quando in realtà i suoi rivali più diretti sono Feedly e Flipboard. Il termine Real Network indicava una serie di funzioni che permettevano, per esempio, di organizzare una festa su FlashBeing e poi nel luogo fisico dell’evento inserire dei punti di accesso tramite QR code o NFC, in modo da dare agli invitati la possibilità di fare il checkin alla festa e vedere quali dei propri amici sono presenti, la scaletta, etc.. Sono state rimosse pochi mesi dopo al lancio sono perché troppo poco verticalizzate e parzialmente rimpiazzate da WAY, il nostro nuovo prodotto.