Fluentify: Parlare le Lingue Straniere con un Madrelingua Non è Mai Stato Così Facile

Ero a uno dei miei primi colloqui di lavoro in Inghilterra. Chiamai per telefono la società nella quale volevo fare uno stage e chiesi di parlare alla responsabile delle risorse umane. Lei rispose “Speaking”, che è una forma idiomatica inglese per dire “si, sono io”. Io non conoscevo questa espressione e risposi pensando che mi stesse chiedendo quale fosse il mio nome.

“Giacomo” le dissi. Per la cronaca non ottenni lo stage.

Giacomo Moiso, uno dei quattro co-founder di Fluentify, una start up nata nel maggio 2013, racconta come alla base della propria idea ci sia la convinzione che per imparare una lingua straniera non basti soltanto studiarla.”E’ importante soprattutto parlarla e il modo migliore per farlo è dialogare con persone madrelingua”.

Anche se Fluentify è nata da poco, ha già raggiunto importanti risultati: un primo round di finanziamento di 300 mila euro e un’importante partnership con Kaplan.

Vediamo nel dettaglio con Giacomo Moiso, uno dei co-founder di Fluentify che cos’è Fluentify e quali sono i suoi obiettivi per il futuro.

Ciao Giacomo, potresti per favore spiegare in parole semplici la tua startup?

Fluentify è una piattaforma dove si possono fare conversazioni con madrelingua attentamente selezionati. Per utilizzare Fluentify basta avere un computer, una connessione Internet ed una webcam. In Fluentify non esistono insegnanti e studenti ma tutor e learner. E i tutor di Fluentify sono persone con background vari: da ragazzi universitari a manager di importanti società finanziarie come per esempio la JP Morgan. Il processo di selezione delle persone madrelingua garantisce la loro qualità e affidabilità. Per diventare un tutor bisogna inviare un video di presentazione e fare un colloquio di selezione di 30 minuti con il team di Fluentify. Inoltre per continuare ad essere un tutor bisognerà anche ottenere una buona valutazione dagli utenti (alla fine di ogni lezione gli studenti danno un voto al tutor). I tutor e i learner si mettono d’accordo tra di loro sull’orario e sul prezzo (che può variare dai 7 ai 30 euro) e possono così stabilire l’orario della conversazione.

Come è nata l’idea di creare la tua startup?

Io e gli altri 3 fondatori abbiamo deciso di lanciare Fluentify poiché tutti noi credevamo fortemente nel prodotto e nella necessità di imparare una lingua parlando con persone madrelingua.

Da chi è composto il team?

Ci sono quattro fondatori. Andrea ed io ci occupiamo di aspetti di business, Claudio si occupa di tutta la parte creativa e Matteo invece è il nostro CTO ed è quindi responsabile di tutta la parte tecnica. Inoltre ci sono altri due ragazzi che ci stanno aiutando sullo sviluppo dell’app (che speriamo di rendere disponibile agli utenti presto) e sul processo di selezione dei tutor.

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Qual è il modello di business della vostra startup?

Per ogni conversazione noi prendiamo il 20 % di quanto viene pagato dall’utente. Il resto dell’importo è preso interamente dai tutor.

Qual è il vostro principale punto di forza?

La creazione di un team vincente. Abbiamo avuto le persone giuste al momento giusto. Siamo gran lavoratori e siamo molto affiatati.

Qual è la difficoltà maggiore che avete incontrato sino ad ora?

Noi abbiamo sempre avuto tante idee, ma spesso le idee richiedevano risorse economiche che non avevamo. Per fortuna qualche mese fa abbiamo trovato un investitore che ha creduto in noi e nella nostra idea ed ha investito 300 mila euro nel nostro progetto.

Quali risultati avete già raggiunto sino ad ora?

Innanzitutto Fluentify è già attivo e al momento abbiamo circa 70 tutor selezionati tra 700 persone che avevano fatto richiesta, oltre seimila iscritti e tremila ore di conversazione già effettuate. Inoltre, abbiamo di recente siglato una partnership con KAPLAN, una delle scuole d’inglese più grandi al mondo, che ha aperto un sito, kaplan.fluentify.com che utilizza la nostra tecnologia. Questa partnership rappresenta un bel successo e vorrei precisare che è stata proprio Kaplan a cercarci e mettersi in contatto con noi.

Come vi distinguete dai vostri competitors? Cosa vi rende unici?

Prima di tutto in Fluentiy non esistono professori e studenti ma tutor e learner. Inoltre, rispetto ai corsi di lingua online, noi, invece di focalizzarci su corsi intensivi offriamo ai nostri learner l’opportunità di avere a disposizione dei tutor madrelingua per lezioni individuali che possono essere prenotate in modo facile e flessibile.

Quali sono i vostri obiettivi per il futuro?

Il nostro obiettivo è diventare la piattaforma di riferimento per praticare lingue straniere con una persona madrelingua. Per il momento abbiamo lanciato come lingua solo l’inglese e ci siamo focalizzati sui mercati dell’Europa del Sud come l’Italia, la Francia e la Spagna. Comunque presto puntiamo a espanderci sia su altri mercati sia su altre lingue come ad esempio il russo, il portoghese e il cinese. Il nostro sito è già pronto per farlo ed è facilmente replicabile su altri paesi e lingue.