Il mercato dei trasporti sta cambiando velocemente. E le aziende di case automobilistiche non vogliono di certo stare a guardare. “Stiamo cercando di affrontare la crisi che attraversa l’industria dei trasporti” ha dichiarato Mark Fields, CEO della Ford, durante la conferenza stampa tenutasi lo scorso 9 Settembre a San Francisco. “Il sistema dei trasporti e le strategie delle case automobilistiche sono giunte ad un punto di rottura ed è arrivato il momento per Ford di pensare a sé stessa come una società che favorisca la mobilità, non solo come una casa automobilistica”.
Con queste parole Ford ha annunciato di aver acquistato la start-up Chariot, società specializzata in servizi di navette utilizzabili da smartphone. La piattaforma nasce nel 2014 a San Francisco e da due anni risponde alle esigenze di trasporto dei cittadini della città californiana. “L’acquisizione di Chariot da parte di Ford porterà un ampliamento del servizio a livello globale” ha inoltre aggiunto l’amministratore delegato della casa automobilistica statunitense che prevede di lanciare la rinnovata start-up entro i prossimi 18 mesi.
La strategia di Ford
L’acquisizione di Chariot rientra in un mercato dove le società automobilistiche guardano alle start-up per stare al passo con le richieste dei consumatori, oggi più interessati ai servizi di trasporto che al possedere un’automobile.
L’acquisto della piattaforma californiana si aggiunge ad una serie di mosse rivolte al futuro che Ford ha annunciato recentemente. Infatti, oltre ad aver annunciato l’acquisizione di Chariot, Ford ha dichiarato che sta progettando di lanciare sul mercato due nuove piattaforme: la prima sarà basata sul bikesharing, la seconda invece mira a mettere in strada entro 5 anni delle automobili da poter “affittare” al momento tramite smartphone.
Nel 2015 tante sono state le aziende concorrenti che hanno siglato partnership con start-up. Caso esempio è quello di General Motors che nel marzo 2016 ha comunicato l’acquisto di Cruise (piattaforma di self-driving car) per un miliardo di dollari. Cruise si è aggiunta ad un’altra piattaforma di car-sharing già creata e gestita da GM e alla partnership precedentemente fatta con Lyft (per intenderci, una start-up molto simile alla conosciutissima Uber).
Anche Toyota ha annunciato quest’anno di aver stretto una partnership con Uber. E Volksvagen ha investito oltre 300 milioni di dollari nell’app Gett. Per non parlare di BMW e Mercedes-Benz che hanno stretto delle partnership con diverse compagnie di car-sharing.
Alla fine della conferenza stampa Mark Fields ha dichiarato: “Oggi, metà della popolazione mondiale vive in grandi città. Entro il 2030 si attende una crescita di cittadini che si aggira intorno al 60%. Con una crescita continua della popolazione, le sfide che il mercato dei trasporti dovrà affrontare saranno ancora più dure”. A quanto pare, Ford sta affrontando queste sfide a testa alta.