Il Futuro Incerto di Fitbit

Creata nel 2007 da James Park ed Eric Friedman, Fitbit è l’azienda statunitense produttrice di activity tracker, dispositivi in grado di monitorare l’attività fisica di chi li indossa, più famosa al mondo. Ma non per questo la più ricca.

In soli 10 anni la compagnia è cresciuta molto, cavalcando l’onda dell‘healty lifestyle, uno stile di vita sano, attivo e sportivo. Un’onda che oggi sembra però essere scemata o almeno stata conquistata da altri competitor: la dichiarazione rilasciata poche settimane fa dalla società che parla di 174 milioni di dollari netti in perdita ne è la testimonianza.

La domanda che noi di Smartweek ci siamo posti allora è stata: come sarà il futuro di Fitbit? Riuscirà l’azienda di Park e Friedman a tornare in cima?

LA COMPETIZIONE È AGGUERRITA

Fitbit inizialmente è diventato famoso per essere un normale activity tracker, la fusione di un contapassi con un dispositivo in grado di monitorare il battito cardiaco. Funzioni semplici ed essenziali che hanno però permesso alla società di creare e conquistare un mercato del tutto nuovo.

Ma il quadro è diventato più difficile quando una fetta della clientela di Fitbit è stata stregata da devices più tecnologici e in grado di offrire un numero maggiore di servizi: gli smartwatch.

apple watch
Un contapassi non regge il confronto con dispositivi come l’Apple Watch prodotto da Apple o il Gear S3 firmato Samsung. Le tante app collegate a questi speciali orologi permettono non solo di monitorare l’attività fisica, ma anche di effettuare chiamate, modificare il calendario e rispondere a messaggi durante la corsa.

Nel mercato degli activity tracker è entrata con prepotenza anche Garmin, compagnia produttrice di dispositivi tecnologici per sportivi dediti al triathlon, devices in grado quindi di “sopravvivere” a sporcizia e infiltrazioni. Caratteristiche non possedute invece da Fitbit, affermatosi principalmente come un accessorio per corridori e maratoneti.