Ancora non è chiaro se la nascita della Open Automotive Alliance, annunciata da Google in occasione dell’ultimo Consumer Electronics Show (CES 2014) tenutosi a Las Vegas, risuoni più come l’inizio di una semplice collaborazione tra giganti dell’elettronica e dell’industria automobilistica o sia l’inizio di una vero e proprio Patto Atlantico in chiave moderna da cui non resta che aspettarci battaglie senza esclusione di colpi. A guardar bene i protagonisti, questa seconda opzione sembra avere tutte le carte in regola per rivelarsi presto la più accreditata.
Il 6 gennaio scorso da casa Google è stata infatti annunciata la nascita di una stretta collaborazione con alcune imprese automobilistiche quali General Motors, Honda Motor, Audi, Hyundai e il produttore di microchip Nvidia. L’obiettivo della Open Automative Alliance è quello di portare il software Android direttamente all’interno della autovetture per integrare l’esperienza di guida con un’interfaccia più sicura e facile da utilizzare.
La scelta delle case automobilistiche di prendere parte al progetto è dettata anche dal calo di vendite registrato all’interno del settore dei gadget per auto, quali ad esempio navigatori satellitari e lettori DVD portatili, in seguito alla rapida evoluzione di smartphone e tablet. Oggi con lo stesso oggetto con cui telefoniamo e mandiamo sms possiamo collegarci a internet, cercare il percorso più veloce per andare ovunque vogliamo e contemporaneamente intrattenere i bambini con cartoni animati o giochi. La teoria della minimizzazione dei costi ci insegna che non ci serve acquistare null’altro. Davanti a questo scenario sono dunque le case automobilistiche che debbono innovarsi, cercare nuove soluzioni e creare in noi nuovi bisogni.