È ormai risaputo che per aumentare la presenza online del vostro brand sia necessario essere attivi su molteplici piattaforme di social media.
Anche se questo può considerarsi corretto, trovare il tempo di mantenere tutte le piattaforme può richiedere molto tempo, a meno che non abbiate una figura professionale dedicata come un Social Media Manager o un consulente SEO. Ma non disperate: anche se la vostra azienda è appena agli inizi sul web, Simply Measured ha in serbo qualche consiglio per voi. Ecco una guida per scegliere le migliori piattaforme per il vostro business e come ottenere il massimo da esse.
1. Twitter
Chi dovrebbe usarlo: Tutti – dagli utenti singoli alle grandi multinazionali;
Cosa condividere: Aprite nuove conversazioni, unitevi a quelle esistenti che parlano di argomenti inerenti al vostro brand e dirigetele nella direzione che ritenete più opportuna. Interagite direttamente con gli altri brand e i clienti.
Frequenza dei post: molte volte al giorno.
Twitter è la realtà dominante nella democrazia della social-sharing economy. Essere rilevanti, avere personalità ed essere brevi sono le chiavi di volta per farvi sentire.
Strumenti utili: non è sempre vero che per utilizzare i social network sia necessario molto tempo. stati creati molti strumenti di programmazione che permettono di spendere relativamente poco tempo e garantire un’ottima gestione del regno dei cinguettii. I più noti sono sicuramente Hootsuite e Buffer: vi permetteranno di accumulare e programmare i contenuti in anticipo e di risultare in un approccio piuttosto regolare e sistematico.
Sappiate inoltre che è ormai una garanzia trovare su Twitter una conversazione rilevante riguardo la vostra azienda o il vostro business. La sola domanda è: ne fate parte anche voi?
2. Instagram
Chi dovrebbe usarlo: tutti quei brand che parlano di lifestyle, cibo e bevande, moda, lusso e rappresentano personalità.
Cosa condividere: contenuti visivi, in linea con il vostro brand. Preferite le immagini con colori accesi (rossi) a quelli più spenti (blu) ed evitate le immagini in bianco e nero: usate i filtri. Condividete anche piccoli video, della durata di 15 secondi. Coinvolgete l’utenza, con commenti e like, promuovetevi con lo “shootout”, cioè postate nuovamente le foto dei vostri followers, magari mentre si ritraggono insieme al vostro prodotto.
Frequenza dei post: una volta al giorno.
Orari: considerate il fuso orario di partenza della vostra clientela e regolatevi di conseguenza. Sarà opportuno prevedere delle fasi sperimentali per comprendere gli orari di punta dei vostri follower e della vostra base utenti, ma in linea di massima i momenti migliori per postare su Instagram sono quando la giornata lavorativa sta per finire, le ore serali e il fine settima.
Strumenti utili: mentre gli hashtag sono cliccabili e utili per cercare all’interno di Instagram, i link nei commenti e le descrizioni non lo sono: converrà quindi usare le funzioni integrate di condivisione per Facebook, Tumblr e Twitter per reindirizzare i vostri post Instagram ottenendo così più possibilità di condivisione. Includete un hashtag principale per farvi trovare più facilmente su Instagram e fatelo diventare un trend; tracciate il coinvolgimento dei vostri contenuti quando questi vengono condivisi sugli altri siti. Per utilizzare Instagram da PC o Mac vi risulterà utile Followgram, così da non dover utilizzare intensivamente lo smartphone mettendo a dura prova le vostre diottrie.
3. LinkedIn
Chi dovrebbe usarlo: chi ha un attività, specialmente B2B, recruiter, chi cerca lavoro e chi ne ha da offrire, aziende che cercano nuovi contatti con altre aziende.
Cosa condividere: annunci di lavoro, descrizione della vostra azienda, annunci di offerta o domanda di lavoro, notizie riguardanti la vostra attività e approfondimenti. Ricordatevi che state parlando a persone che preferiscono parlare di lavoro, quindi riservate gli approcci più easy per Facebook.
Frequenza dei post: dai 2 ai 4 post alla settimana.
Su LinkedIn le persone, e i collegamenti tra persone, sono tutto.
Tenete aggiornata la descrizione della vostra azienda e il vostro profilo in ottica SEO, ma ricordate che il vostro network composto da impiegati e contatti e il vostro contenuto di maggior valore su LinkedIn (e anche il contenuto che rischia di danneggiarvi di più). Tenete sotto controllo che le persone che lavorano nella vostra azienda postino contenuti appropriati, siano professionali e abbiano a abbiano a cuore il vostro brand. Non esiste luogo virtuale dove datori di lavoro e impiegati siano connessi così strettamente.
Le aziende che cercano utenti e individui in cerca di lavoro dovrebbero accrescere il proprio network LinkedIn, aggiungendo quante più collegamenti possibili. Usate i vostri collegamenti di secondo e terzo grado per richiedere presentazioni personali e liberatevi dell’infinita quantità di opportunità che internet vi mette a disposizione, focalizzandovi su quelle che vi daranno i nuovi collegamenti.
Suggerimento: ricordate che LinkedIn è il social che condivide di più riguardo ai vostri movimenti online. Gli utenti possono vedere ad esempio, a meno che non andiate a spuntare l’apposita casella nelle impostazioni della privacy, chi ha visitato il loro profilo. Se state cercando lavoro e non volete che il vostro capo lo sappia, vi conviene cercare prima da Google Search e trovare specificatamente la pagina LinkedIn che vi interessa.
4. Facebook
Chi dovrebbe usarlo: chiunque.
Cosa condividere: qualsiasi tipo di contenuto online, eventi e contenuti pubblicitari.
Frequenza dei post: una o due volte al giorno.
Considerate l’attività di sponsorizzazione dei post (o delle offerte) o di pagare per promuovere la vostra pagina Facebook, ma non fate in modo che la vostra pagina sembri essa stessa un annuncio pubblicitario. Stimolate la conversazione e le condivisioni, fate domande.
Di tutti i social network Facebook è il migliore per stimolare risposte e diffondere una conversazioni; in questo modo i commenti generati sui vostri post arriveranno anche agli amici di chi ha commentato, diffondendo esponenzialmente il vostro contenuto.
Orari: con Facebook Insight potete analizzare gli orari migliori per la vostra base utenti: tracciate il successo dei vostri contenuti analizzando data e ora dei post di successo.. Sicuramente gli orari migliori sono quelli di riposo, lontani dagli orari di lavoro.
Strumenti utili: le pagine di Facebook dispongono già di un sistema di programmazione piuttosto semplice ed intuitivo. Per quanto strumenti come bit.ly possano sembrare utili per analizzare i dati degli accessi ai vostri link privilegiate il link completo: gli utenti preferiscono vedere il link, prima di cliccare.
5. Google+
Chi dovrebbe usarlo: brand che sono già presenti sui social network più importanti, network B2B, blogger.
Cosa condividere: contenuti più formali e professionali di Facebook. Qui gli hashtag hanno più valore per quanto concerne la ricerca.
Frequenza dei post: uno o due al giorno.
Poiché Google si è proposto come un’alternativa a Facebook le keyword e l’ottimizzazioni per i motori di ricerca sono centrali per per Google+. Ricordate che, per il nuovo algoritmo di Google, le interazioni social che generate sono fondamentali per l’indicizzazione e il posizionamento sui motori di ricerca.
Strumenti utili: blogger, giornalisti e creatori di contenuti, registratevi per avere la Google Autorship, per far sì che i contenuti sia no riconducibile al tuo profilo quando qualcuno effettuerà una ricerca.
A cura di: Andrea Ronzano Consulente SEO