Helpling piace agli investitori. La piattaforma online leader nei servizi di pulizia, si è assicurata 43milioni di euro nel secondo round di investimenti. Il finanziamento arriva da Lakestar, Kite Ventures, Mangrove Capital Partners, Lukasz Gadowski e Rocket Internet. L’ultimo investimento porta Helpling ad un avere un funding totale di 56,5 milioni di euro. Il tutto a nemmeno un anno dalla nascita. “L’industria dei servizi domestici rappresenta una fantastica opportunità, è un mercato nel quale siamo entrati rapidamente. Questo investimento è un grande segno di fiducia nei nostri confronti e nella nostra visione di diventare la prima e più immediata scelta per chiunque sia alla ricerca di un aiuto per la propria casa”, dice Benedikt Franke, Cofounder di Helpling e aggiunge: “Utilizzeremo questo finanziamento per accrescere e consolidare la nostra leadership sul mercato ed ampliare la disponibilità del servizio a livello locale”.
Che cos’è Helpling
Helpling è una piattaforma online che permette di prenotare un addetto alle pulizie assicurato e legalizzato ad un prezzo competitivo. Questo riduce il lungo tempo di ricerca attraverso vecchie bachece, imprese di pulizie, o raccomandazioni dal mercato nero ad un semplice processo di 60 secondi.
Il finanziamento segue la rapida espansione della startup in Europa e oltre. Infatti Helpling dopo essere stata lanciata sul mercato lo scorso marzo in Germania è ora disponibile in oltre 200 città tra Europa, Asia, America e Australia. Helpling è arrivata in Italia a settembre 2014, in pochi mesi ha già pulito ben oltre 5.000 appartamenti ed è attiva in 14 città. “Diventare sempre più capillari e rafforzare qualitativamente il servizio. Queste sono sicuramente le strade che seguiremo nei prossimi mesi e per le quali verranno impiegati parte degli investimenti appena raccolti. Recentemente abbiamo introdotto lo stiro come servizio addizionale ed esteso ai piccoli uffici la nostra offerta. Entrambe novità molto apprezzate. Continueremo ad ascoltare i nostri clienti, vogliamo divetare l’alternativa più immediata al mercato nero nei servizi di pulizia” ha raccontato il cofounder Italia Alberto Cartasegna. Infatti il settore dei servizi alla persona è molto diffuso in Italia, secondo le stime 1 famiglia su 10 impiega un aiuto in casa e nel 55% dei casi si tratta di un rapporto esclusivo, di un collaboratore per famiglia. Dell’ 1,5 milioni di collaboratori però il 60% lavora in nero, senza regolare contratto.
“I lavori domestici secondo le stime rappresentano un mercato annuo di più di 6 miliardi di euro, quindi le opportunità per Helpling in Italia sono sorprendenti – ha aggiunto Cartasegna – Questo è stato confermato dal successo che abbiamo ottenuto: oggi infatti siamo presenti in 14 città italiane tra cui Roma, Torino e Milano e dal lancio avvenuto in agosto, i nostri Helplings hanno svolto circa 4.000 lavori soddisfando più di 2.000 clienti”.