Hollywood contro Dotcom, il Papà di Megaupload

Hollywood si tutela contro King Dotcom, il papà di Megaupload, sito web di file sharing ora chiuso. Sei grandi studi cinematografici hanno infatti avviato una imponente azione legale per la violazione di copyright contro l’imprenditore. A rivelarlo è il New Zealand Herald citando un comunicato della Motion Picture Association of America (Mpaa), secondo cui all’azione congiunta aderiscono Century Fox, Disney, Paramount, Universal, Columbia Pictures e Warner Bros. Secondo gli studios, Megaupload avrebbe facilitato e incoraggiato, guadagnando, lo scaricamento illegale di numerosi film e show tv, prima ancora che il sito venisse bloccato e chiuso dalle autorità Usa nel 2012.

“Megaupload si basava su un sistema di incentivi che premiava gli utenti che vi caricavano i contenuti più popolari, quasi sempre rubati”, ha affermato il vice presidente della Mpaa Steven Fabrizio. “Pagava gli utenti secondo il numero di volte che il contenuto era scaricato da altri, e non pagava finchè il contenuto illegale non era stato scaricato 10 mila volte. Megaupload non si limitava a fornire uno spazio di archiviazione, ma era un polo illegale di distribuzione di massa”. Ora negli Stati Uniti sperano nell’estradizione di Dotcom (vero nome Kim Schmitz), cittadino tedesco ora residente in Nuova Zelanda. Recentemente Dotcom aveva lanciato un nuovo partito “Internet Party” con l’intento di promuovere “la la libertà di internet e della tecnologia, per la privacy e la riforma politica”.