Era il novembre 2010 quando Chris Anderson, direttore della rivista Wired, descriveva allo IAB di Milano al pubblico italiano il modello di business cosiddetto “freemium“. Una novità sorta e sviluppatasi totalmente online secondo cui un servizio internet viene erogato avendo almeno una parte (di solito molto consistente) totalmente gratuita a disposizione dell’utente. Da allora di strada la tecnologia ne ha fatta e così pure i servizi gratuiti del Web che non solo si sono ampliati per numero ma hanno anche via via offerto prodotti che hanno cambiato la nostra quotidianità. Quante volte, nei discorsi di tutti i giorni, abbiamo sentito dire cose del tipo “..se andiamo avanti così ci faranno pagare anche l’aria che respiriamo!” ? Molte, probabilmente. Il che è vero. In tempi di crisi come quelli che abbiamo vissuto e per certi versi continuiamo a vivere la selezione di ciò che acquistiamo è molto più accurata di quanto noi stessi immaginiamo. Capite bene come l’avere a disposizione un servizio utile, day by day, gratis che fino a poco prima magari richiedeva un pagamento consistente ha cambiato il nostro status quo, possibilmente in meglio. E ci sono siti, software e altro che in questo si sono distinti e che in futuro promettono di continuare a far parlare di sè. Vediamoli.









